La Figc ha inasprito la condanna passando da 7 a 12 mesi di inibizione per Lotito
Roma. Disappunto in casa Lazio per la condanna inflitta dalla Corte d’Appello della Figc nei confronti di Claudio Lotito per il caso tamponi. Il, presidente della Lazio infatti è stato condannato all’inibizione per 12 mesi, contro i 7 che erano stati paventati inizialmente. A tal riguardo si è espresso il legale dei biancocelesti, Avv. Gian Michele Gentile, che ha dichiarato all’Ansa: “La sentenza della Corte d’appello federale ha causato un inasprimento ancora maggiore in Claudio Lotito nel ritenersi vittima di un’ingiustizia. Il presidente considera questa costruzione accusatoria nei suoi confronti assolutamente infondata. Sinceramente non me l’aspettavo“, ha ammesso Gentile.
Le contromosse della Lazio
Cosa farà ora la Lazio? “La questione era molto delicata e secondo noi molto chiara. Aspettiamo le motivazioni ma vogliamo l’assoluzione e quindi andremo avanti, ricorrendo al Collegio di Garanzia e se necessario abbiamo anche il Tar, non è una cosa semplice e che finisce qui. Non decadrebbe comunque oggi, in base allo statuto bisogna attendere una sentenza definitiva e qui siamo ancora al secondo grado“, ha concluso il legale.