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Stefan Radu, il romeno (romano) che ha scalato la storia della Lazio

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Stefan Radu, il romeno (romano) che ha scalato la storia della Lazio. Il traguardo è a un passo, ma la corsa potrebbe non finire qui…

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tefan Radu, il romeno che ha scalato la storia della Lazio. Romeno ormai solo di nascita, perchè di fatto il terzino è romano. E soprattutto laziale purosangue. Merito di una vita con il biancoceleste sul petto: 401 gare, condite da ben 6 trofei. Una vetta conquistata settimana scorsa a Udine, ma che Stefan deve condividere con un mostro sacro del calibro di Beppe Favalli. Ancora per poco però: manca infatti solo un passo per celebrare l’appuntamento con la storia. Segnatevi questa data: sabato 3 aprile, ore 15. La cornice quella dello Stadio Olimpico e lo Spezia l’avversario di turno. Ancora pochi giorni quindi e lo scettro lascerà Orzinuovi per approdare a Bucarest. Anzi, a Formello, in quella che è ormai ‘casa Radu’. Dove il romeno entrò per la prima volta 13 anni fa, il 30 gennaio 2008. Fu mister Delio Rossi a concedergli la prima, in Coppa Italia a Firenze, come centrale della difesa a quattro. Ruolo che poi lasciò definitivamente sotto Simone Inzaghi, per passare sull’out sinistro della linea a tre. Tra i due cambi, tante soddisfazioni: una su tutte, il derby del 26 maggio 2013 (considerato “la partita più bella mai giocata”). Ma anche, più di recente, l’esordio da titolare in Champions, a Monaco contro il Bayern. Tra l’altro, dopo aver recuperato (in tempi anche qui record, tanto per non farsi mancare nulla) da un’operazione all’ernia inguinale. Un guaio che, paradossalmente, è stata la sua fortuna, perchè ne ha dimostrato l’imprescindibilità per lo scacchiere biancoceleste: con lui ai box, infatti, la Lazio è stata sconfitta in 3 apparizioni su 4. Sarà per questo che, nonostante i 34 anni (35 il prossimo 22 ottobre), la Lazio non vuole assolutamente perderlo: le trattative per il rinnovo del contratto, in scadenza a fine stagione, sono infatti in corso. In ballo, ancora un anno di matrimonio, con opzione addirittura per il successivo. E se la salute continuerà ad assisterlo, ci sarà l’opportunità di scrivere insieme ancora tante e tante pagine di storia.

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