LA NOSTRA STORIA Giuseppe Papadopulo nasce a Casale Marittimo (PI) il 2 febbraio 1948. Inizia la carriera nel 1966 con il Livorno dove gioca per tre stagioni.
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el 1969 arriva alla Lazio per circa 40 milioni. Alla fine della stagione 1970/71 Maestrelli in difesa decide di puntare su Facco, Wilson, Oddi e Petrelli, con Polentes come riserva. Giuseppe Papadopulo passa al Brindisi in Serie B. In biancoceleste ha vinto il Campionato De Martino 1970/71 e la Coppa delle Alpi nel 1971. I tifosi laziali lo ricordano come uno dei protagonisti della rissa con i giocatori dell’Arsenal. Durante il banchetto post-gara dopo averne date molte ne prese altrettante da finire in ospedale con molti avversari e i compagni Sulfaro e Di Vincenzo. In molte interviste ha sempre affermato di sentirsi laziale e di avere la Lazio nel cuore. Nel 1974 Giuseppe Papadopulo si trasferisce all’Arezzo. Dopo un anno in Serie C con la Salernitana passa al Bari in Serie B, dove resta per due campionati.
Lasciato il calcio ancora giovane, prende il patentino di allenatore. Inizia allenando nel 1984/85 il Cecina, poi passa per due anni alla Casertana. Nel 1987/88 guida il Sorrento in C2, il Licata in B e poi il Monopoli, il Perugia e l’Acireale in C1. Con quest’ultima conquista la promozione in B. Allena poi Avellino, Livorno, Fidelis Andria, Lucca, Cremonese, Crotone e Siena. Nel 2004/05, alla 10° giornata, sostituisce Domenico Caso alla Lazio salvandola dalla retrocessione.
Commoventi le sue parole il primo giorno alla guida dei biancocelesti in quanto sostenne che da quando da calciatore aveva lasciato Roma aveva sempre sperato di tornare a vestire quei colori che l’avevano entusiasmato da giovane e che intendeva fermamente onorare da allenatore. Lotito non gli rinnova il contratto e Papadopulo accetta la proposta del Palermo. Nel 2006 allena il Lecce. A giugno 2008 conquista la promozione in A, ma non trova l’accordo e resta senza panchina. Ad aprile 2009 è chiamato a salvare il Bologna. Papadopulo riesce a salvare i rossoblù ed è confermato per la stagione dopo. A marzo 2011 passa a guidare il Torino, in Serie B. Il 20 marzo viene esonerato.
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