L’intervista telefonica all’ex allenatore biancoceleste Delio Rossi ai microfoni di C’mon Lazio
Il Mister Delio Rossi è intervenuto ai microfoni di C’mon Lazio, all’interno della web radio “Non è la radio“. Rossi ha subito ricordato i bei tempi trascorsi nella capitale. “Mi manca sicuramente la parentesi con la Lazio, ma abitando ancora vicino al centro sportivo di Formello e avendo molti amici laziali continuo a seguirla anche se da lontano. Il mister arrivò ad allenare la Lazio in un periodo molto complesso, facendo però un ottimo lavoro. “Penso di aver fatto discretamente, era un periodo molto particolare, i tifosi erano abituati alla Lazio di Cragnotti, c’erano i giocatori migliori del mondo, poi di colpo c’è stata questa situazione nuova, ci siamo trovati a dover cominciare da capo con giocatori sconosciuti, un presidente nuovo e tante incognite. Lavorando, e con l’aiuto di un pò di fortuna e tanta capacità siamo riusciti a ricompattare l’ambiente. Serviva solo il lavoro nel campo, nn ci sono altre medicine“.
Delio Rossi su Inter-Lazio
Delio Rossi ha dichiarato che il match di domenica sarà più decisivo per l’Inter che per la Lazio. “Per come è la situazione e visto che l’Inter già l’anno scorso non ha vinto nulla ed è fuori dalla Coppa Italia e dalla Champions League, deve puntare a vincere il campionato o sarà un fallimento. La Lazio invece non ha questa pressione, farebbe un bell’exploit se rientrasse tra le prime 4, ma l’Inter non può arrivare seconda. Quindi per i nerazzurri è una gara decisiva, giocando in casa con la Lazio sentiranno sicuramente più pressione addosso“.
Il ricordo della vittoria in Coppa Italia
Con Delio Rossi la Lazio vinse la Coppa Italia contro la Sampdoria nel 2009, grazie anche al rigore finale di Dabo. A tal proposito il mister racconta un’anneddoto: “A molti giocatori piace tirare i rigori, sia in gara che in allenamento, si divertono a fare scommesse tra loro. Solo Dabo non voleva mai tirarli, in nessuna circostanza. Non pensavo che saremmo arrivati a tirare rigori ad oltranza. Alla fine dovetti chiedergli di provare anche lui, e che se avesse sbagliato non avrebbe avuto importanza, mi sarei preso io la colpa. Lui tirò e segnò il gol decisivo per la vittoria. Alla domanda su quale schieramento tattico presenterebbe a San Siro domenica il mister no ha alcuna esitazione: “Non ho gli elementi che ha Simone, che allena la squadra ogni giorno, mi fido lui che ha tutti i parametri di giudizio necessari.”