Il 21 gennaio 1958 nasceva a Modena l’eroe per eccellenza della Lazio dei -9: Giuliano Fiorini. Inizia la carriera nel Bologna esordendo a diciassette anni in Serie A.
L
a stagione successiva viene mandato in prestito al Rimini. Quindi una stagione al Brescia per rientrare poi alla casa madre nel campionato 1977-78. Nel 1978-79 si trasferisce al Foggia e l’anno dopo al Piacenza in serie C1, dove vince la classifica cannonieri con 21 reti. Torna così a Bologna, dove resta per tre stagioni, prima di passare al Genoa. Nel 1985 Giuliano Fiorini arriva alla Lazio. Nel 1987, con la squadra biancoceleste penalizzata di 9 punti, segna all’Olimpico il goal che permette alla Lazio di arrivare agli spareggi di Napoli per restare in Serie B nella partita vinta per 1-0 contro il L.R. Vicenza.
Centravanti generoso, pur rimanendo in biancoceleste solo per due stagioni viene ricordato come simbolo di combattività e ostinatezza nel voler salvare la Lazio nonostante i 9 punti di penalizzazione avuti in seguito a una discussa decisione della giustizia sportiva. Dopo la rete realizzata al Vicenza il suo pianto e la sua corsa verso i tifosi sono uno degli episodi più belli e importanti della storia biancoceleste. Nel 1987 passa al Venezia, poi al Siena e infine alla Ternana. Gravemente malato ai polmoni scompare prematuramente a soli 47 anni. Muore a Bologna il 5 agosto del 2005 a causa di un tumore ai polmoni. In occasione di Lazio-Messina, del 2005-2006, Paolo Di Canio pone in memoria di Fiorini quella che era stata la sua maglia sotto lo striscione “Anche tu nel paradiso degli eroi… ciao Giuliano”.