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Lazio, Avv. Gentile: “Abbiamo denunciato la Gazzetta. Semina terrorismo”

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Il legale della squadra biancoceleste fa il punto sulla situazione tamponi e sull’attacco subito dal giornale sportivo

L’Avv. Gentile ha detto la sua sullo scottante tema dei tamponi in casa Lazio. E lo fatto dai microfoni di Radio Punto Nuovo. Questo il suo intervento. “Abbiamo denunciato la Gazzetta dello Sport, sappiamo perché lo fanno, anche per la gara con il Torino. Per questo li abbiamo denunciati, abbiamo una vertenza in corso che nasce dopo questa campagna contro la Lazio. Sulla vicenda scientifica dei tamponi, abbiamo una consapevolezza chiara, anche da come viene eseguito il prelievo. L’altezza del prelievo del naso incide. Sarebbe una follia se un presidente mandasse a giocare un calciatore positivo per poi far positivizzare anche gli altri. Nessuno dei giocatori della Lazio, a qualsiasi sistema si faccia riferimento, italiano o europeo, è sceso in campo col minimo dubbio. Immobile, prima di giocare col Torino, aveva fatto un tampone venerdì, che aveva accertato la negatività, dopo un ciclo che aveva testimoniato lo stesso percorso, come accertato anche dalle indagini. Il gene N? Sintomo di una situazione di malessere che non è inequivocabilmente sintomo della presenza del Coronavirus. Quando compare va fatto il tampone molecolare, se il molecolare è negativo, allora il gene N è sintomo di altro. Il problema è che la Uefa dà risalto al gene N. Sostiene infatti che è sintomo di Coronavirus. La Lazio ha mandato i tamponi al Campus Biomedico: quando il Campus ha detto che i tre calciatori avevano il gene N, la Lazio ha fatto i tamponi che hanno dato esito negativo. Nessun calciatore è entrato in campo con il dubbio che potesse essere positivo. La Lazio rischia retrocessione o penalizzazione? La Gazzetta semina terrorismo. L’unica contestazione fatta alla Lazio è stata quella di non aver fatto la segnalazione alla Asl, ma che parte da una errata revisione della nomenclatura giuridica, perché è il laboratorio a dover comunicare. Il laboratorio di Avellino ha fatto qui i tamponi ed ha dato regolare comunicazione all’Asl di Roma. La contestazione che ci è stata fatta dalla Procura Federale è un ritardo di due giorni“, ha concluso l’Avv. Gentile.

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