Il 14 settembre 1938 nasce a Torino Nello Governato. Prodotto del vivaio della società granata, dove giocò sia come centrocampista che come attaccante. Nel 1957/58 passa al Como dove rimane per ben quattro stagioni e dove si fa apprezzare per le ottime qualità di regista.
L’ARRIVO ALLA LAZIO
La Lazio lo acquistò nel suo primo campionato di Serie B nel 1961/62 ma il giocatore risentì del clima di incertezza societario. Inoltre il ruolo che ricopriva, quello di centravanti, non era adatto alle sue caratteristiche. Con l’arrivo di Juan Carlos Lorenzo trovò la sua posizione ideale in campo: regista abile nel distribuire palloni precisi ai suoi compagni, diventando uno degli artefici della promozione nella massima serie. Le sue attitudini gli originarono il soprannome di “Professore” che i tifosi laziali gli diedero. Nelle due stagioni successive Governato divenne uno dei pezzi pregiati della Lazio. Durante il periodo trascorso in maglia biancoceleste ha vinto un Campionato di Serie B e una Coppa delle Alpi.
IL PASSAGGIO ALL’INTER E IL RITORNO ALLA LAZIO
La società romana per motivi economici cedette il calciatore all’Internazionale di Moratti nel campionato 1966/67, dove però non riuscì ad affermarsi e nel novembre 1966 venne ceduto al L.R. Vicenza. Avvilito e demoralizzato accettò felicissimo di ritornare a Roma per contribuire alla risalita in Serie A di una Lazio di nuovo retrocessa e dove giocò per altri quattro campionati, due in Serie B e due in A. Nella stagione 1971-72 venne ceduto al Savona in serie C, dove rimase fino al 1973 quando terminò la carriera da calciatore.
GIORNALISTA E DIRIGENTE
Uomo di vasta cultura, acuto conoscitore del mondo del calcio, Governato è rimasto nel mondo del calcio anche una volta smesso di giocare. Per diversi anni scrisse di calcio per Tuttosport. Nel 1983 divenne Direttore Sportivo della Lazio dove restò per due anni prima di passare al Bologna. Ebbe anche altre esperienze come dirigente con la Juventus, la Fiorentina e con l’arrivo di Sergio Cragnotti, quando rientrò di nuovo alla Lazio in veste di Amministratore Delegato e Direttore Generale.
I SUOI LIBRI
Nel 2003, con l’uscita di Cragnotti dalla Lazio, cessò anche il rapporto tra la società biancoceleste e Governato. In seguito si indirizzò nella scrittura e pubblicazione di libri e romanzi ambientati nel mondo del calcio. Ha scritto diversi libri: nel 1976 “Un caso da gol – romanzo verità” insieme a Gianpaolo Ormezzano, “Gioco sporco” nel 2004, “La partita dell’addio” nel 2007, “Il sindaco pescatore” nel 2011 insieme a Dario Vassallo. Ultimamente è stato relatore in diversi dibattiti organizzati dal Partito Radicale nell’ambito delle discussioni sulle libertà civili.
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