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Igli Tare fra scudetto e futuro: “Ci giochiamo la storia”

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Igli Tare ai microfoni di Sky fra sogno scudetto e mercato: “Spero di ripartire da dove ci siamo fermati, sicuramente ci saranno delle difficoltà. Dicevano che eravamo avvantaggiati dal non giocare le coppe, ora non è più così. Conterà il gruppo, la mentalità, l’entusiasmo. Percorso breve ma intenso, si giocherà ogni tre giorni. Dovremo essere bravi a ruotare la squadra e trovare le giuste motivazioni”.

Sognando lo scudetto Tare guarda già al mercato in chiave Champions: “Cambierà molto per tutti non solo per la Lazio. È successo qualcosa che forse capita una volta nella vita, bisogna adeguarsi. Servono fantasia e chiarezza per capire come pianificare il futuro. La priorità della Lazio è avere una squadra con giocatori di nostra proprietà. Ciò che è certo è che noi ora non abbiamo bisogno di vendere. Credo che il prezzo dei giocatori di un certo livello non si abbasserà. Della fascia medio-bassa, qualcosa cambierà verso il basso. Sono fondamentali determinate caratteristiche. Un esempio clamoroso è Caicedo, acquistato per le qualità e la sua importanza a un prezzo molto basso. Dall’inizio eravamo convinti che sarebbe stato un grande colpo. L’importante è avere una squadra competitiva che possa giocare su più fronti”.

Su Immobile: “Il Napoli non ha mai fatto nessuna richiesta. Immobile è la Lazio e la Lazio è Immobile, penso che resterà per tanti anni”. Il rinnovo di Inzaghi, fino al 2023, è in dirittura d’arrivo: “È una priorità, il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti. Il legame con la società va al di là della normalità. Nessuno sente addosso questa maglia come lui”. Lavorare a Roma: “È difficile, soprattutto per questo sono molto riservato. Cerco di lavorare più tranquillamente. Nel calciomercato ci sono tante situazioni impreviste, imprevedibili, sia nel bene che nel male. Per fare un progetto tecnico importante servono tempo e pazienza. La nostra strada è chiara, ci sono tanti modelli importanti, il Napoli, l’Atalanta. Hanno fatto un grande lavoro sia dal punto di vista societario che dello staff. Nello stesso momento non voglio snaturare la nostra identità. Abbiamo una storia importante e delle ambizioni. Vogliamo migliorare. Ho avuto la possibilità di trasferirmi al Milan l’anno scorso, da bambino ero simpatizzante rossonero. Quando ho dovuto decidere ho capito che per me la Lazio è la Lazio, è nel mio cuore. Lo posso dire con grande sincerità, mi sento laziale. Il mio legame con questo club va al di là di quello professionale. È una creatura che abbiamo creato negli anni e, quando vedi i frutti, questo legame diventa ancora più importante”.

Il mercato biancoceleste gira attorno ad alcuni nomi: “Adryelson e Suarez? Sinceramente il difensore brasiliano non lo conosco. Adryelson non l’ho mai trattato, di sicuro non sarà un’opportunità per noi. A breve annunceremo il nuovo acquisto Escalante (centrocampista dell’Eibar, ndr), è un giocatore che servirà molto, ha le caratteristiche giuste. Valuteremo ogni reparto e al momento opportuno dove ce ne sarà necessità faremo le mosse giuste. Ora è un po’ difficile commentare la situazione. Parlare adesso di calciomercato è pericoloso. Dobbiamo affrontare un finale di campionato in cui ci giochiamo la storia. Abbiamo un sogno, abbiamo lavorato duramente per quello e cercheremo fino in fondo di portarlo a casa. Giroud? Non lo nascondo, negli ultimi giorni di mercato abbiamo avuto la possibilità di portarlo a Roma. Abbiamo cercato di andare fino in fondo. Anche se ha 34 anni è un giocatore integro, molto forte e con grande esperienza internazionale. Ho avuto modo di incontrarlo, di conoscerlo da vicino. Ho conosciuto prima di tutto una grande persona e poi un professionista. Avevo intuito che la sua priorità fosse la sua permanenza a Londra, anche per la famiglia. È stata una grande sorpresa conoscerlo”.

Infine sulla Salernitana: “Nutro una grande simpatia per la Salernitana e la città. È una piazza che merita palcoscenici importanti. È un legame importante per noi. Mandare un giovane a Salerno, farlo maturare in una piazza così ti dà la possibilità di valutarlo e capire se è pronto per la Lazio. A Salerno facciamo crescere i nostri giocatori, soprattutto dal punto di vista della pressione, dando alla Salernitana la possibilità di tornare in Serie A, un traguardo che merita”. Ma prima di tutto per Tare ora c’è il sogno scudetto da inseguire per la Lazio: “Sì, abbiamo un finale di campionato in cui ci giochiamo la storia”.

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