Il Coronavirus ha portato, oltre alla crisi sanitaria, anche quella economica. Lo sa bene la Roma il cui bilancio è sempre più in rosso.
Per non bastare la pandemia ha messo in stand-by la trattativa per la cessione della società a Friedkin. Il valore della Roma è inevitabilmente sceso rispetto ai 700 milioni offerti lo scorso dicembre. Pallotta, in attesa di nuovi risvolti, deve però correre ai ripari. Dopo l’aumento dei debiti finanziari arrivati a 280 milioni di euro al 31 marzo 2020 aumentano anche le perdite arrivate nello stesso periodo a 127 milioni. Pallotta ha pensato di non procedere con un aumento di capitale come già deliberato ma di mettere in piedi un’operazione di factoring. Questa pratica finanziaria permette di cedere dei crediti futuri della Roma (fino a 30 milioni di euro) alla società Neep in cambio di liquidità immediata. Aumenta così l’indebitamento in quanto ricordiamo che la società giallorossa ha in essere un prestito obbligazionario di 275 milioni di euro all’attivo.