Il ministro dello Sport Spadafora al lavoro affinché il campionato di Serie A possa ripartire e anche concludersi. Inizio il 13 giugno? Per il momento c’è ancora incertezza.
“Stiamo lavorando per fare in modo che una volta che il campionato riparta, possa anche concludersi. Dietro la prudenza, che è stata interpretata da qualcuno in malafede, c’era la necessità di farlo ripartire, ma in sicurezza. Ripartire il 13 giugno? Dare adesso, un mese prima, una data certa è impossibile. Sulla questione della quarantena obbligatoria per tutta la squadra qualora ci fosse anche un solo caso positivo, diventerebbe un problema per le squadre. Ma si può ragionare nei prossimi giorni, cioè nel momento in cui vediamo l’evoluzione della curva dei contagi. Il mondo del calcio alla fine in sostanza ci chiede di andare avanti o di essere noi ad assumerci la responsabilità di bloccare tutto per tutti la questione dei diritti tv. Il mondo del calcio non lo deciderà mai in autonomia. Nel mondo ci sono diverse posizioni. Anche i calciatori cercano di contattarmi per dirmi le loro preoccupazioni. Altri non vedono l’ora di ripartire domani mattina. Stiamo muovendoci con prudenza e stiamo cercando di fare quanto possibile nei tempi giusti per evitare la cosa peggiore, che tutto riparta e fra due-tre-quattro settimane tutto il paese sia costretto a rifermarsi, non solo il calcio”. Così Spadafora in un’intervista a “Casanapoli.net.