Lazio Lotito ha rilasciato un’intervista per parlare della ripresa del campionato
Lazio Lotito, ecco le parole del presidente biancoceleste a La Repubblica dopo la notizia arrivata ieri da Conte, sulla ripresa degli allenamenti collettivi a partire dal 18 maggio: “In caso di sospensione, il sistema potrebbe avere della falle, andrebbe tutto all’aria. La verità è che converrebbe anche a me non giocare più, risparmierei 4 mesi d’ingaggio e in caso di sospensione sarei già in Champions, però non è un ragionamento che faccio perché io mi preoccupo per il sistema. Anche perché abbiamo abbandonato l’Europa League per concentrarci su un’unica partita a settimana, per avere quel piccolo vantaggio in più, mentre ora si giocherebbe 2 volte, quindi non avrebbe più quell’opportunità rispetto alle altre. Per questo io ragione per tutti i club e non solo per il mio”.
SCUDETTO E PLAY OFF
“In questo momento mi trovo a un punto dalla Juventus, all’andata però, l’ho già battuta vincendo 3-1, anche in Supercoppa, quindi per il ritorno avrebbe avuto un piccolo vantaggio e comunque si sarebbe dovuta ancora giocare. Perciò accetterei di buon occhio una finale tramite partita secca tra Lazio e Juventus, perché mi dica lei se sarebbe un’equità coinvolgere l’Inter che si trova a 8 punti in meno di noi o l’Atalanta che ne ha 14 in meno”.
FORMELLO E I TEST
“Mi chiamano Lotito il virologo o lo scienziato, ma la verità è che nel mio centro sportivo di Formello ho tutto per ripartire, con le migliori precauzioni. Ho già provveduto a farmi portare i tamponi e i test sierologici, inoltre abbiamo l’internista, il cardiologo, l’otorino e l’urologo. Ho tutto al sicuro, anche i campi e gli spogliatoi, che posso sanificare in continuazione, ho il materiale anche per lo staff per rendere tutto nella sicurezza più opportuna”.
LE SQUADRE
“Ci sono presidenti che non pensano al bene del calcio, ma per loro l’importante è rimanere in Serie A anche a costo di ritrovarsi nella prossima stagione 22 squadre. Basterebbero circa 2500 tamponi per tutte le squadre del campionato e si potrebbe ripartire in sicurezza”.
ALLENAMENTI E CAMPIONATO
“Il campionato ovviamente ripartirebbe a porte chiuse, escludendo la squadre, durante la partita ci sarebbero all’incirca 80 persone, massimo 90, bisognerebbe controllare anche loro. I miei lavoratori stanno andando nei centri Covid e non si sono mai ammalati perché ho preso loro tutto il necessario per far sì che ciò non accada, mentre negli ospedali sono stati mandati medici e infermieri senza l’attrezzatura necessaria. Noi qui a Roma e anche al centro-sud non abbiamo problemi negli stadi, se non ci sono stadi idonei nel nord, si troverà una soluzione”.
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