LAZIO Acerbi: “Tutti vorrebbero ripartire. Mi manca la routine quotidiana, andare ad allenarmi ma anche semplicemente andare al bar a prendere un caffè. Noi vorremmo riprendere a giocare e saremmo i primi a scendere in campo qualora ci dessero l’ok. Cerco sempre di tenermi impegnato e informato sulle ultime notizie. Non decidiamo noi. Mi sono allenato praticamente tutti i giorni. Sto andando a correre, ho la bici. Dovevo sistemare prima il polpaccio, ma ora mi sono ripreso completamente. Sono abituato a stare in casa, mi tengo impegnato per tenermi in forma, anche per la mente, per scaricare, per far sì che quando ci richiameranno saremo pronti. Rifletto e ragiono sempre, mi viene sempre da pensare. Ho anche uno psicanalista, le mie cose le dico a lui. Non penso a cosa accadrà, se faccio programmi a lungo termine mi viene l’ansia. Rifletto sul campionato, su com’è andato, su ciò che poteva andar meglio, su cosa voglio realmente dal calcio, dalla Lazio, e cosa posso migliorare. Rifletto su queste cose, ora ho molto più tempo. L’ho sempre fatto, anche se prima si era focalizzati solo sulla partita. Ora l’obiettivo vero non ce l’hai, è difficile anche allenarsi. Con i compagni ci sentiamo per vedere cosa fare. Ognuno ha da fare le sue cose. Ci sentiamo anche un po’ per chiacchierare, per un saluto, nella speranza di rivederci presto. Rinvio Europei? Sarà un obiettivo dell’anno prossimo, l’ho presa abbastanza bene. Partite a porte chiuse? È orrendo, il tifo è l’elemento che anima il calcio. Senza i tifosi, il calcio sarebbe come il ping pong. Sarebbe uno sport nullo. Chi ha i nervi più saldi, vincerà. Non sarà una situazione facile, ma abbastanza pesante. In ogni caso se c’è la minima possibilità di iniziare, è giusto farlo. Poi noi siamo secondi, vogliamo vincere lo Scudetto” . Così Francesco Acerbi ai microfoni di Lazio Style Radio.