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LA NOSTRA STORIA Tito Masini

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LA NOSTRA STORIA Tito Masini, detto ‘er Pizzarda’, nasce il 24 marzo 1876 a Roma. Figlio di Girolamo e di Regina Paccagnella.

Sin dal febbraio 1900 è uno dei primi a gareggiare con i colori biancocelesti. Podista di valore. Quando Seghettini portò il primo pallone a Roma divenne calciatore. Masini inoltre, aveva l’incarico di scoprire nuovi talenti. Fra i tanti fece tesserare il sedicenne Olindo Bitetti. Giocò difensore la prima partita di calcio, mai giocato prima a Roma, la partita Lazio-Virtus vinta per 3-0. Giuseppe Pedercini, il primo presidente della Lazio, nel 1902 promosse la prima riunione di consiglio della Società.

Fra i componenti Ancherani, Baccani, Bitetti e Masini. Sportivo a 360° apprese le regole di un nuovo sport chiamato pallanuoto. Introdusse questa disciplina con Bitetti, Forlivesi, Mestorino, Ottier, Tofini. Il campo di allenamento fu la piscina delle Acque Albule, sotto Tivoli. Nel 1904 fu eletto vicepresidente della S.P. Lazio. Per la seconda volta vinse nel 1907 la Coppa Tosti battendo la Virtus per 5-0. Nel 1908 vinse la prestigiosa Coppa Viscogliosi-Baccelli.

Nello stesso anno divenne segretario della Federazione Italiana Sport Atletici (FISA). Diplomato in Ragioneria alternò l’impegno agonistico al ruolo dirigenziale dimostrando doti sportive ma anche grandi capacità organizzative. Ancora nel 1910 fece parte della formazione della Lazio che prese parte al primo campionato ufficiale organizzato dal comitato romano della Federazione Calcio. Nel biennio 1911/12 fu segretario della Federazione Podistica Italiana. Nel 1943, sotto la presidenza Zenobi, la Società con la città occupata dai nazisti decise di sciogliere il Consiglio Direttivo affidando la propria sopravvivenza ai fondatori e ai pionieri.

Questi riuscirono nell’impresa di gestire la società fino a quando, ristabilita la normalità, ritornarono tra i ranghi. Ogni 9 gennaio Masini partecipava alle celebrazioni organizzate per festeggiare l’anniversario della fondazione della Lazio. Nel 64° anniversario ricevette una medaglia d’oro per i meriti acquisiti al servizio della Lazio. Nel 1963, per la sua figura solenne e ieratica, fu scelto da Federico Fellini per interpretare il ruolo di un cardinale nel famoso film “8 e 1/2”. Muore a Roma il 10 febbraio 1966.

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