LA NOSTRA STORIA Edoardo Valenti nasce a Roma il 10 marzo 1922. Detto ‘Er zagaja’ o ‘Pandoro’.
Edoardo Valenti fu scoperto nel luglio del 1934 da Dino Canestri durante un provino della Lazio in un campetto di Testaccio. Rione dove viveva e dove la famiglia aveva un negozio di abbigliamento. Cresce nelle giovanili biancocelesti. Nel 1940 passa alla BNL per poi tornare alla Lazio. Esordisce nel 1941 e il Littoriale lo proclama miglior giocatore dell’anno. Gioca sei stagioni in biancoceleste. Giocare nella Lazio nel quartiere di nascita di Testaccio. a grande maggioranza romanista, fu considerato un tradimento.
In un derby giocato al campo Testaccio un tifoso giallorosso lo insultò pesantemente per tutto l’incontro finché la madre del giocatore, in tribuna, aggredì lo spettatore fino a farlo precipitare nell’anello inferiore degli spalti. Con i compagni di squadra Amedeo Rega e Aldo De Pierro fu fermato dai Tedeschi dopo l’attentato di Via Rasella. Viene liberato solo dopo aver dimostrato l’appartenenza a una squadra come giocatore professionista. Nel 1947 passa al Perugia. Gioca fino al 1951. Conclusa la carriera aprì un bar a Testaccio che divenne un covo di sostenitori laziali e poi una tabaccheria a Via Nazionale. Muore a Roma il 28 luglio 2009.
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