LA NOSTRA STORIA Paolo Colucci nasce a Roma il 29 marzo 1926. Nel 1940/41 inizia a giocare nel G.S. Colosseo. L’anno dopo passa al G.S. Vincere.
Arriva alla Lazio nel 1942/43 e vi resta per due stagioni. A 15 anni Colucci inizia a lavorare come impiegato nell’Agenzia generale dell’INA. Aiutato da alcuni partigiani evita l’arresto da parte dei nazifascisti dopo l’attentato di Via Rasella. Entra nel giro della prima squadra a 17 anni fortemente voluto da Dino Canestri. Intanto continua a giocare a livello giovanile. Nelle stagioni 1943/44 e 1944/45 vince il Campionato Romano Ragazzi.
Nel 1945/46 passa in prestito all’Almas dove vince il Campionato di Prima Divisione. Torna alla Lazio nella stagione 1946/47. Nella stagione 1947/48 si trasferisce in prestito al Latina in serie C. L’anno dopo gioca a Palombara. Torna in prestito alla Lazio nel 1949/50 e riscatta il cartellino. Quindi passa all’ATAC e nel 1950/51 ai dilettanti dell’Humanitas dove subisce la rottura dei legamenti. Infortunio che lo costringe al ritiro.
Nel 1986, una volta in pensione, per 18 anni con l’ex compagno di squadra Renato Spurio allena i giovani portieri nel Centro Sportivo Cristoforo Colombo. Ha seguito la Lazio fino alla fine. È stato socio fondatore e Segretario dell”Associazione Vecchie Glorie di Roma e Lazio’. Instancabile organizzatore di iniziative atte a sensibilizzare i giovani sul valore dello sport e sulla necessità di osservare sempre comportamenti etici e corretti.
Tra il 2004 e il 2006 con un altro ex laziale, Franco Rosi, che possiede una casa a Malindi in Kenia ha messo a disposizione i denari per costruire tre aule scolastiche in un istituto per i bambini poveri del Paese africano garantendone anche l’approvvigionamento alimentare. Muore a Roma il 9 novembre 2014.
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