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Patric e Luis Alberto l’ex tecnico spagnolo li racconta

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Patric e Luis Alberto l’ex tecnico spagnolo li racconta – Eusebio Sacristan Mena è stato il loro allenatore ai tempi del Barcellona B e ha voluto raccontare il loro passato e il modo di giocare.

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atric e Luis Alberto l’ex tecnico li racconta – I due spagnoli in questo campionato stanno facendo molto bene, se il primo a gran sorpresa piano piano è diventato uno dei difensori su cui fare affidamento, aiutato Inzaghi quando era in difficoltà, sul secondo le cose sono diverse. Luis Alberto aveva già dato prova di grande tecnica, nelle ultime due stagioni, ma in questa si sta davvero superando, il ‘Mago’ sta incantando tutti con i suoi assist e le sue magie. Ecco le parole dell’ex tecnico:

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Patric

“Lui giocava nelle giovanili, però all’epoca a centrocampo. Aveva tantissima energia e vitalità, questo lo sta dimostrando anche oggi. Per questo ho deciso di averlo in squadra. Tutta l’energia che aveva però, non riusciva a gestirla e quindi alcune volte la usava non in modo appropriato. Sapevo però, che avrebbe potuto giocare come laterale destro, bastava solo che dosasse la sua forza e nel momento giusto dar via alla sua corsa veloce quando l’azione richiedeva la sua presenza”.

Ha fatto tutta la trafila e ha anche esordito in prima squadra, però purtroppo nel 2015 ha deciso che doveva cambiare squadra e andare a giocare con più continuità perché nel Barcellona c’era Dani Alves. Poi è arrivata la Lazio, un’ottima squadra che avrebbe fatto al caso suo, soprattutto il campionato italiano viste le sue doti tecniche e fisiche. Ora gioca come terzo da centrale, lì è aiutato dai due compagni, quindi condivide la responsabilità con loro e questo gli permette di poter aiutare la squadra in avanti con la sua tecnica. Devo dire che questo cambio ruolo è stato molto azzeccato, sta giocando molto bene”.

Luis alberto: “La sua prima annata in Segunda Division lo vedi terminare con ben 11 reti e 18 assist, lui è sempre stato un talento infinito. Ha una gran tecnica, capacità di fare gol e anche di effettuare assist perfetti che ti portano alla rete, è semplicemente fantastico. Lo abbiamo richiesto perché ci serviva uno come lui, era perfetto. Su di lui avevamo un diritto di 8 milioni, eravamo pronti a esercitarlo ma la società non ha voluto spendere quei soldi perché nel suo ruolo giocava già Messi, quindi lo trovavano un investimento inutile. Poi arrivò l’offerta del Liverpool e lui accettò, anche se nel calcio inglese non è mai riuscito a esprimersi, non è uno stile adatto a lui”.

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