LA NOSTRA STORIA Costantino Tessarolo nasce a Schio (VI) il 23 febbraio 1895. Nel 1921 era contitolare del Pastificio Scledense. Giunto a Roma si distinse in imprese industriali che fecero aumentare le sue potenzialità finanziarie.
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l 14 maggio 1949 Costantino Tessarolo figura come consigliere della Lazio che aveva presidente generale Remo Zenobi e finanziatore Eugenio Gualdi. Il 19 febbraio 1952 l’assemblea della Sezione Calcio elegge presidente ancora Zenobi. Dieci giorni dopo però questi rinuncia alla presidenza generale a favore proprio di Tessarolo. In assemblea Zenobi espone un bilancio con un debito di 170 milioni di lire e rassegna le dimissioni. Dopo 28 giorni Zenobi muore e la società è costretta a formare un nuovo consiglio direttivo presieduto dall’industriale Antonio Annunziata. Questi presenta un piano industriale che il consiglio rigetta e questo provoca le sue dimissioni irrevocabili. Il 30 maggio il consiglio presieduto da Renato Bornigia affida a Tessarolo la presidenza ad interim.
Il nuovo presidente spende oltre 100 milioni per acquistare Pasquale Vivolo e Alberto Fontanesi. Tra allenatori assunti e sostituiti e l’arrivo di grandi e costosi giocatori, il deficit aumenta in modo impressionante. Quindi ricorre all’appoggio finanziario del conte Mario Vaselli ma i due hanno molte discordanze nelle scelte tecniche. Comunque con l’acquisto di campioni come Lo Buono, Lovati, Martegani, Molino, Moltrasio, Muccinelli, Pinardi, Praest, Selmosson, Tozzi e molti altri, porteranno il deficit alla cifra di 950 milioni. Il 4 novembre 1956 l’assemblea generale straordinaria è lacerata dalle pressanti richieste di alcuni soci dissidenti di conoscere i nomi dei creditori. Tessarolo non fa nomi ma fa capire che esiste un “gran creditore” che identificano in Mario Vaselli.
Di fronte al collasso l’assemblea elegge una reggenza formata da Leonardo Siliato e Antonio Alecce. Tessarolo si allontana dalla Lazio, che a parte una gestione dissennata aveva amato sinceramente, e la lascia nel pieno di una crisi economica i cui effetti si faranno sentire per molti anni. Il 29 novembre 1960, dopo tre anni, Tessarolo riappare nell’assemblea generale per essere nominato Commissario straordinario. I debiti però sono insostenibili e l’1 febbraio si dimette. Costantino Tessarolo è stato presidente dell’Italcasse e presidente delle Casse di Risparmio. Anche il rapporto con Mario Vaselli, riorganizzatore e finanziatore del M.S.I., era molto controverso. È deceduto a Roma il 26 luglio 1988.
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