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l pubblico laziale ancora non lo sa, quel giorno, ma quella con l’Udinese sarà la terza di una strepitosa e storica serie di nove vittorie consecutive in campionato. L’autunno biancoceleste non è stato dei migliori, ma la squadra sembra aver trovato il giusto ritmo e soprattutto, sembra essersi sbloccata psicologicamente dopo la vittoria a Torino contro la Juventus di due settimane prima.
Le pagine di storia scritte in questa stagione saranno tante, estremamente significativa anche quella della settimana precedente, con Mihajlovic capace di segnare tre reti su calcio di punizione. Contro i friulani però il match inizia con una doccia fredda, il gol di Locatelli che sembra mettere in evidenza vecchi difetti nella truppa di Eriksson.
A riequilibrare la situazione, un’autenica magia: lancio di lunga gittata col contagiri di Mihajlovic e perfetta palla smorzata di Roberto Mancini a spiazzare Turci. Un colpo quasi tennistico, una prodezza liberatoria per il pubblico dell’Olimpico che invita i suoi ad attaccare a testa bassa.
Nella ripresa servirà l’uomo della provvidenza del match al Delle Alpi, Marcelo Salas, per chiudere i conti: doppietta e partita messa in cassaforte, il miglior augurio di Natale da parte di una squadra che è appena entrata nel pieno del suo ciclo vincente.
Fabio Belli
IL TABELLINO
20 dicembre 1998, LAZIO-UDINESE 3-1
Marcatori: 5’pt Locatelli (U), 17’pt Mancini (L), 55’st Salas (L), 49’st Salas (L)
LAZIO: Marchegiani, Negro, Nesta, Mihajlovic, Favalli, Stankovic, Venturin, De La Pena (32’st Gottardi), Sergio Conceicao (42’st Pancaro), R.Mancini, Salas. Panchina Ballotta, Baronio, Iannuzzi, Lombardi, Fernando Couto. Allenatore Eriksson.
UDINESE: Turci, Bertotto, Calori, Pierini, Genaux (32’st Poggi), Giannichedda, Appiah (22’st Walem), Pineda, Locatelli (32’st Navas), Sosa, Amoroso. Panchina Wapenaar, Bisgaard, Jorgensen, Zanchi. Allenatore Guidolin.
Arbitro: Tombolini di Ancona