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LAZIO 120 Poli: “A Roma per volontà di Chinaglia, ero importante per lui”

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LAZIO 120 Poli, ex attaccante biancoceleste, ha parlato a margine della premiazione nel Villaggio biancoceleste di Piazza della Libertà.

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LAZIO Poli ai cronisti presenti: “È una cosa meravigliosa ancora oggi, dopo 32 anni, essere ricordato dai tifosi della Lazio. Eravamo in Serie B, e io non ero Ronaldo. Poche società possono dire di avere un tifo così. Essere parte dei 120 anni di storia di questo club è bellissimo”.

Poi sulla polemica sulla ‘Lazietta‘ espressa da Diaconale: “Dal punto di vista dell’importanza, ho capito col tempo che la Lazio del -9 sia stata fondamentale per la vita di questa società. Che in quel momento poteva “sparire”, o che comunque poteva succederle qualcosa di strano. Oggi la squadra è amata tantissimo, ma ci sono tante Lazio del passato che hanno fatto innamorare i propri tifosi”.

Sulla squadra di oggi: “La Lazio deve avere umiltà. È cresciuta tantissimo, Inzaghi è stato un grande, ha trovato il giusto equilibrio e ha fatto capire a questi giocatori di grande qualità che serve sacrificarsi per raggiungere i risultati. Spero che continuino così senza avere problemi, tra le squadre in testa alla classifica la Lazio è quella con la rosa più corta. Ma se ci sono tutti allora può dare fastidio a chiunque. Se mi rispecchio in qualche biancoceleste di oggi? No, il calcio è cambiato, c’è più tattica. Noi eravamo più liberi.”.

Su quel gol storico a Napoli contro il Campobasso“Di quel gol ricordo poco, poi ho rivisto le immagini, ero emozionato. Io non sono tanto alto, ma in quel momento lì ho avuto la forza di arrivare a colpire di testa e fare qualcosa di bello per la Lazio. Ne sono orgoglioso”.

Su Chinaglia, suo presidente ai tempi della Lazio: “Giorgio mi è rimasto nel cuore. È lui che mi ha voluto e che mi trattava nel migliore dei modi. Ho firmato il contratto davanti a Chinaglia, mi ha mandato fuori e poi mi ha richiamato dentro dicendomi: “Ho sbagliato”. Pensavo volesse abbassarmi l’ingaggio, e invece mi disse: “Per quello che sei tu per me, penso di averti dato pochi soldi”. Come a dire “Ti regalo dei soldi”, perché ero qualcuno di importante per lui”.

Poli ha parlato anche dal palco della premiazione: “Sono orgoglioso di aver fatto parte di questi 120 anni. Una storia travagliata, anche quando c’ero io era una Lazio piena di problemi. Li abbiamo risolti, ne siamo usciti. Con Fascetti, Fiorini, poi sono arrivato io. Oggi ci sta facendo divertire, sta facendo grandi cose. Sono felice, la seguo sempre e gioisco insieme a voi. Una Lazio così meravigliosa mi riempie d’orgoglio. Spero che i tifosi possano vivere altri 120 anni così, come adesso”.

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