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LA NOSTRA STORIA Il difensore biancoceleste Leandro Remondini

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LA NOSTRA STORIA Leandro Remondini nasce a Verona il 17 novembre 1917. Cresce nelle giovanili del Verona, squadra con cui esordisce tra i professionisti.

Dal 1937 al 1942 si trasferisce al Milan. Milita poi per una stagione in successione con Modena, Varese, Casale e di nuovo Modena. Remondini arriva alla Lazio nel 1947. In biancoceleste disputa tre stagioni. Gioca tre partite (una rete) con la Nazionale B. Con i compagni di squadra Sentimenti IV e Furiassi, venne chiamato dal ct Ferruccio Novo a disputare i mondiali del 1950 in Brasile. Nel 1950 venne ceduto al Napoli dove resta una stagione.

L’anno dopo passa alla Lucchese. Giocatore di qualità, poteva essere impiegato in tutti i ruoli difensivi e persino in attacco. Prestante fisicamente, duro, veloce e dotato di un calcio potentissimo, generosissimo, è stato uno dei giocatori più amati di tutti i tempi dai tifosi laziali. Giunto a Roma ebbe problemi ad ambientarsi. Si capì in seguito che soffriva fortemente per la mancanza della famiglia.

Per questo furono fatti immediatamente arrivare a Roma i suoi. Fu anche trovato un appartamento a Monteverde Vecchio dove la famiglia Remondini stette benissimo. Da allenatore ha allenato Besiktas, Nazionale turca, Sambenedettese, Palermo, Trapani, Catanzaro, Modena, Livorno, di nuovo Modena, Taranto, Perugia, Messina. Nel 1948 interpreta la parte di se stesso in un film intitolato ‘Undici uomini e un pallone’. È deceduto a Milano il 9 gennaio 1979.

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