LAZIO NELLE SCUOLE Parolo ricorda il momento più bello in carriera.
LAZIO NELLE SCUOLE Parolo, centrocampista biancoceleste, ha risposto alle domande degli studenti dell’Istituto Comprensivo Città dei Bambini di Mentana.
“È difficile dire quale sia stato il momento più bello da calciatore, quando si vincono dei trofei si festeggia con la squadra e sono i momenti più belli. Per noi è bello essere vicini ai più piccoli per dare qualche consiglio sullo sport, è un piacere. Per essere un atleta bisogna curare bene il corpo, fisicamente e mentalmente: è necessario seguire quanto ti insegnano nella vita e dare sempre il massimo. Capita di arrabbiarsi e di confrontarsi con dei compagni, ma sempre in modo positivo cercando di dare consigli costruttivi: l’importante è abbracciarsi alla fine della partita, fa parte del gioco.
È bello sentire la vicinanza dei nostri tifosi. Il razzismo è un tema delicato, sospendendo una partita a volte si da peso ad un gesto di poche persone ed a questo viene data importanza. Questi fenomeni, comunque, non dovrebbero manifestarsi. Vivere in una grande città è bello perché ci sono molte più persone allo stadio. La vita del calciatore è la stessa in qualsiasi città, la differenza è nell’ambiente che si respira allo stadio.
Il mio stadio preferito è San Siro, perché sono cresciuto vicino Milanello. All’Olimpico però ho esordito in Serie A, sono due stadi che porto con me. Per diventare calciatori bisogna sacrificarsi molto e divertirsi tanto da piccoli: crescendo si fa strada. Giocare deve essere un divertimento, non un’ossessione”.
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