Lazio Immobile ai microfoni di Dazn: “Questo è l’anno buono per raggiungere la Champions League. Stiamo facendo un bel percorso, poteva andare anche meglio non perdendo qualche punto per strada. Questo è il nostro limite: se vuoi essere una grande squadra non puoi permetterti alcuni risultati negativi. Alla Lazio sto bene, mi sento a casa e voglio chiudere qui la mia carriera. Il mio rapporto con Inzaghi? Con lui devi saperti comportare. Non devi mettere bocca in cose che non ti competono, il rispetto dei ruoli è fondamentale. Fare l’allenatore è difficile, bisogna gestire 25 giocatori. Per Inzaghi è un compito delicato, io essendo uno dei senatori cerco di dare una mano anche nello spogliatoio. Ci sono momenti in cui capita di discutere, è normale in tutti i rapporti della vita.
Il numero 17? Mia moglie è nata il 17, a Pescara indossavo il 17. Da quel momento mi sono innamorato di questo numero. Sono napoletano, in realtà per scaramanzia non dovrebbe essere così, però anche Mattia è nato il 17 agosto, lo abbiamo organizzato di proposito (scherza il centravanti campano). Razzismo? Dà molto fastidio che alla Lazio venga spesso accostata questa immagine. Anche i tifosi biancocelesti hanno fatto gesti a favore della lotta contro il razzismo. È un luogo comune di cui si parla fin troppo. Se 10 tifosi della Lazio si comportano male andiamo a prendere quelli, non tutta la Curva Nord”.