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PAGELLE LAZIO PARMA Marusic da applausi, questa è la Lazio che vogliamo!

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STRAKOSHA 7 – L’azione dell’1-0 parte dal suo piede con una pennellata a cercare e trovare Luis Alberto che imbecca Immobile. Miracoloso al minuto 22 quando di piede dice di no a Inglese, al tiro a tu per tu con l’albanese nell’area piccola. Si riscatta alla grande dopo le disattenzioni contro il Cluj. Una paratona che vale un gol

LUIZ FELIPE 7 – sfortunato al minuto 59 dove un rimpallo beffardo gli nega l’occasione di andare in gol sugli sviluppi di un corner. Gioca con una tranquillità e sicurezza disarmante, sembra quasi un veterano. Non sbaglia nulla ed è tra i migliori della partita

ACERBI 6.5 – Ace non sbaglia un colpo e torna sui suoi livelli dopo due gare in affanno. Guida bene la difesa, grazie anche ad un ottimo Luiz Felipe che gli rende le cose più facili. Inglese e Gervinho, clienti scomodi, sono stati arginati senza troppe difficoltà.

RADU 6 – Non inizia bene: al minuto 3 viene saltato sulla trequarti troppo facilmente e ducali vicino al gol. Sbroglia una complicata situazione al minuto 29, fermando in extremis Inglese impedendogli il dribbling che lo avrebbe messo in porta. Sicuro a tratti, prima parte di gioco un pochino distratto

MARUSIC 7,5 – Se lo merita tutto il montenegrino. Adam torna titolare dopo tanto tempo e dopo un’estate travagliata tra infortunio e concorrenza di Lazzari. Il numero 77 oggi ha offerto una gara brillante con tanta corsa e un bel gol. Ottimo inserimento e il diagonale sotto porta a trafiggere Sepe. Oggi in versione Forrest Gump, voto 7, come i numeri che porta sulla maglia più un mezzo punto in più per la caparbietà. E stava anche per siglare una doppietta. IL MIGLIORE.

MILINKOVIC 6.5 – Sembrava opaco, lì a fare il compitino. Invece il Sergente ha zittito tutti al minuto 69 quando ha deciso di sfoderare una giocata di classe: lancio millimetrico per Marusic a scavalcare la retroguardia gialloblu e Adam che sigla il 2-0. Mezzo gol è anche del Sergente

LEIVA 6 – sono 73 i minuti giocati dal brasiliano. Lucas non è ancora al 100% della condizione e si vede. Gioca con la furbizia e là dove non arriva con la corsa, ci arriva con l’esperienza, restando il baluardo a protezione della difesa. Dal 72esimo PAROLO s.v.

LUIS ALBERTO 6.5 – assist al bacio dello spagnolo che in verticale mette Immobile in porta. Tenta l’eurogoal su calcio d’angolo al minuto 60, ma colpisce il palo. Solite impeccabili geometrie, Il Mago è il classico giocatore che si nota poco in campo ma che è indispensabile per il gioco della squadra. Oggi bene, più fiducioso dopo Ferrara

LULIC 6 – Solita gara ordinata basata sulla quantità e sulla sostanza, più che sulla qualità. Non soffre gli attacchi avversari e comanda la fascia con l’aiuto di Radu. Il capitano c’è. Dal minuto 83 JONY s.v.

CORREA 6 – L’argentino ha una voglia di spaccare il mondo e si vede, ma ciò limita la sua brillantezza e lucidità sotto porta. Ci prova più volte: tiro a giro dentro l’area di rigore al minuto 6 ma larga di poco. Molto mobile, svaria su tutto il fronte offensivo, 100% al dribbling, Sepe gli dice no al minuto 30 con il piedone. Nella ripresa il copione non cambia: un consiglio a El Tucu: restare calmo, non strafare ed i risultati arriveranno

IMMOBILE 7 al minuto 8 bomber Ciro, servito magistralmente da Luis Alberto, sigla il gol del vantaggio con con un diagonale di sinistro che fa sponda con il palo e si insacca alle spalle di Sepe. Il portiere gialloblu gli dice di no al 47esimo deviando un suo bolide dal limite dell’area. 4 gol in 4 gare disputate, what else? Dal 62’ CAICEDO s.v.

ALL. INZAGHI 6.5 – Ha avuto il coraggio di tornare all’antico e affidarsi alla squadra dello scorso anno. I nuovi acquisti tutti in panchina, con il solo Jony subentrato nella ripresa. Ottima l’intuizione di schierare Marusic, che lo ha ripagato con un gol e una buonissima prestazione. Questa volta non ci sono stati cali di concentrazione nella ripresa e neanche rimonte incredibili. Finalmente si torna al clean shit, con la porta sbarrata, dopo i 4 gol subiti nelle ultime due gare. Ora mercoledì il primo vero esame che ci dirà chi è veramente la Lazio: la sfida all’Inter di Conte, dove Inzaghi dovrà essere bravissimo a tirare fuori tutta la grinta dai suoi giocatori.

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