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Onazi non dimentica la Lazio: “Il 26 maggio partita perfetta”

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Onazi non dimentica la Lazio: le parole del mediano, protagonista di tutti gli eventi memorabili della recente storia biancoceleste.

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Onazi non dimentica la Lazio. “Se chiudo gli occhi vedo Lazio, anche a distanza di anni e dopo tutto quello che ne è conseguito, non dimenticherò mai quei colori”, queste le prime parole in una lunga intervista a llsn. Che mostra un ex mediano ancora fortemente cuore biancoceleste, anche in quel del Trabzonspor (dove si trova ormai da tre anni).

Un giocatore che ha costituito sempre una garanzia per gli allenatori passati da Formello: “Ma non chiedetemi chi preferisco, mi dispiace non aver potuto apprendere qualcosa da Inzaghi. Tra i più importanti per la mia crescita c’è sicuramente Petkovic, un guru del calcio moderno. Mister Inzaghi sarebbe stato perfetto per me, dispiace che avevo già deciso di andarmene”. E sull’ultimo periodo travagliato, con la vertenza Fifa per il pagamento di parte dello stipendio: “Dispiace per come è finita e soprattutto per quello che ne è conseguito. Per la mia carriera e la mia crescita avrei preferito restare alla Lazio. Anche da fuori ho capito come sia un club molto rispettato in Europa e ha dei tifosi straordinari. La Lazio è il club in cui è iniziata la mia carriera, l’amore e la passione per questo club me la porto dentro”.

Eddy ripercorre poi i momenti più belli vissuti nella Capitale. A partire dal 26 maggio 2013“La partita perfetta. Quella gara sarebbe dovuta durare per sempre per come l’abbiamo vissuta, per come l’abbiamo vinta e per quanto abbiamo festeggiato…”. Passando per il 31 maggio 2015, lo spareggio Champions al San Paolo contro il Napoli, chiuso grazie a un suo gol: “Ho ancora i brividi se penso a quella serata, la sensazione di ascoltare la musichetta della Champions è un attimo che nessuno deve sottovalutare. Uno step obbligatorio per poter dire di aver giocato a grandi livelli”. 

Momenti belli in carriera, ma anche brutti. Come la rottura del tendine d’Achille, che ne ha compromesso il percorso al Trabzonspor. Interrottosi lo scorso dicembre, quasi un anno fa: “Ma ora sto bene, ho rimesso gli scarpini e riassaggiato il campo. Un sospiro di sollievo per quello che ho passato. Ora sto cercando la forma migliore, è dura dopo otto mesi di infortunio. Ma devo ringraziare il club per ciò che mi ha dato. Fin da subito ho ripagato la loro fiducia, ora voglio tornare al massimo”. Infine sul futuro: “Un mio ritorno? Assolutamente sì. Intanto mi auguro possa tornare in Champions e migliorare la stagione dello scorso anno. In futuro mi piacerebbe tornare, più maturo e forte tatticamente”.

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