INTER LAZIO Conferenza Inzaghi: le parole del tecnico biancoceleste alla vigilia della trasferta di San Siro.
INTER LAZIO Conferenza Inzaghi: “Domani sarà una gara impegnativa, contro una squadra forte, ne abbiamo giocate tante di queste partite, vorrò corraggio e tantissima personalità. Troveremo un ambiente carico, stadio pieno che cercherà di incitarli sempre. Dovremo essere bravi in queste 24 ore. Ci siamo allenati poco, ma abbiamo analizzato bene. Dobbiamo essere sempre coi piedi per terra. Unità? Non avevo bisogna di ritrovarla, dopo il Cluj avevo detto di essere sereno. Però dovevamo avere più cattiveria per non far condizionare la partita dagli episodi come contro Spal e in Romania. Abbiamo riflettuto dopo le due sconfitte, se prese nel modo giusto ci aiuteranno a crescere. Avevamo deciso di fare due uscite differenti sulla loro difesa. Al di là delle differenze abbiamo fatto cinque partite mettendo sotto gli avversari, anche se a volte siamo stati più alti o più bassi. I numeri sono stati schiaccianti. Abbiamo preso 6-7 pali, se al derby o a Ferrara il tiro di Caicedo fosse entrato sarebbe stato diverso il risultato. Domenica il tiro di Immobile è andato sul palo e entrato, forse perché lo abbiamo voluto, se giochiamo così gli episodi possono venire dalla nostra parte. Sono sempre grandissime partite, sappiamo che abbiamo fatto ottime partite in questo stadio. L’Inter ha preso un grandissimo stadio e allenatore, giocheremo con consapevolezza alla grande la nostra partita. Cosa manca per il salto definitivo? Forse di rimanere sempre umili e concentrati. Il campionato si è livellato verso l’alto, ogni partita bisognerà affrontarla con il massimo della concentrazione. Conte? Senz’altro è stato importante. C’è grandissima stima, ha dimostrato ovunque è stato, ha sempre fatto bene, ha fatto la gavetta partendo dal basso. Ha una grandissima squadra, ci ha messo poco a insegnare i suoi concetti. Ci siamo incontrati spesso fuori dal campo, giocando con lo stesso modulo è una persona con cui si parla volentieri di calcio. Turnover? Ho l’obbligo di impiegare tutti i calciatori a disposizione. Stamattina abbiamo fatto un allenamento che ci è servito, tutti sanno cosa dobbiamo fare. Poi ne abbiamo 7 in 21 giorni, sono tutti titolari aggiunti, dovrò vedere i dati e fare la formazione migliore. L’Inter ha avuto un giorno in più rispetto a noi, è avvantaggiata in questo. Abbiamo tante gare, giocando l’Europa League non abbiamo i recuperi che hanno le altre squadre. Razzismo? Sono d’accordo con ciò che ha detto, bisogna condannare, non devono esistere forme di razzismo. Dicevamo fossimo migliorati, poi nelle ultime partite sono accadute cose che non dovrebbero mai esistere. Formazione? Ci sono riflessioni da fare, sicuramnete giocheremo con i nostri due attaccanti. Vedremo i quinti come staranno. Non avrò Radu, aveva 38.5 di febbre, gli altri sono convocati, dovrò vedere le condizioni perché domenica abbiamo finito con qualche crampo e risentimento. Tra stasera e domani sceglierò, sapendo che qualcosa potrò cambiare. Identità? Sempre stata la stessa. A Ferrara abbiamo fatto una grande gara per 70 minuti. Cerco la formazione migliore Il risultato probabilmente indirizzerà le vostre disquisizioni. Immobile? Ciro con me si era già scusato con me personalmente, si era già scusato alla fine. Ieri si è sucsato davanti ai compagni e alla società, è normale che l’episodio di domenica si deve ragionare per la squadra, non per gli aspetti personali. in questo siamo cresciuti molti, Immobile in 10 minuti avvea già capito a fine gara, senza che nessuno gli dicesse nulla ha chiesto scusa e ha capito. Non c’è nessun caso, è tutto risolto. È un Inter diversa da quella di Spalletti, c’è un altro modulo, altri concetti. La squadra è cresciuta, sono stati fatti investimenti. Ho visto le prime tre gare di campionato, con Cagliari e Udinese molto bene. Secondo me potrà giocarsela fino alla fine con Juve e Napoli per lo scudetto. Dovremo fare una gara di personalità, giochiamo contro una squadra organizzata, dovremo giocarcela, poi vedremo. Ma serve coraggio, lo ripeto. L’Inter cerca tanto i propri attaccanti, cerca di lasciarli in posizione e di trovare i punti di riferimento. Noi abbiamo attaccanti un po’ più diversi, che si decentrano dalla zona. I moduli sono simili, ma interpretati in modo leggermente diverso”.
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