LA NOSTRA STORIA Dino Canestri nacque a Prato il 22 settembre 1907. Difensore, allenatore e dirigente, del club biancoceleste.
Anche se toscano di nascita Canestri è stato sicuramente romano d’adozione. A Roma per il servizio militare nel Corpo dei granatieri di Sardegna fu notato da alcuni osservatori della Lazio e invitato a provare alla Rondinella. Iniziò a giocare nel 1921 nelle giovanili del Prato come centrattacco, e in questo ruolo arrivò fino alla prima squadra. L’amore per il calcio di Dino aveva radici lontane. A 10 anni il giorno della prima Comunione arrivò tardi alla cerimonia perché si era messo a giocare a pallone su un prato.
L’INGAGGIO
Fu l’allenatore Koszegi a trasformarlo in terzino e con tale maglia vinse nel 1924 il Campionato interregionale. Il suo acquisto fu probabilmente caldeggiato dal suo vecchio allenatore nel Prato, appunto Koszegi, che era passato intanto alla Lazio. Oppure segnalato dal calciatore laziale Cesare Mariani a cui Dino era legato da grande amicizia. L’ostacolo per ingaggiare il giocatore fu convincere la sua mamma che, donna molto all’antica e vedova, non voleva che il figlio si trasferisse nella capitale.
L’ESORDIO
Il problema si risolse grazie all’invio a Prato di convincenti emissari laziali che rassicurarono la mamma e offrirono a Dino un impiego all’Ufficio Cambi di Roma gestito dal consigliere e poi vice presidente biancoceleste Raul Campos. Esordì contro il Padova il 2 ottobre 1927. Il trio difensivo con Ezio Sclavi in porta, Canestri e Renato Bottacini terzini, risultò tra i più forti reparti in assoluto fino al 1933 quando, a causa di un gravissimo infortunio riportato a Trieste dovette smettere di giocare a soli 27 anni.
ALLENATORE
Restò comunque alla Lazio diventando allenatore delle giovanili biancocelesti. Nel 1941, in un momento difficilissimo per la Lazio, accettò di allenare la prima squadra su invito di Remo Zenobi. Durante la guerra fu l’allenatore che permise alla Lazio di vincere il Campionato Romano del 1944 sia con la prima squadra che con i Ragazzi e il Campionato assoluto Ragazzi nella stagione 1947/48. Dopo la guerra guidò le giovanili biancocelesti sempre con ottimi risultati.
LA NAZIONALE
Nella seconda parte della stagione 1957/58 allena nuovamente la prima squadra in sostituzione dell’esonerato Milovan Ciric. Nel frattempo alternò l’attività di talent-scouts per la Lazio (presidente della sezione squadre minori), con ruoli dirigenziali di grande responsabilità. Nel 1958 allena la Nazionale Dilettanti in previsione delle Olimpiadi romane e per i Giochi Mediterranei arrivando alle semifinali. Poi da grande appassionato biancoceleste fece ritorno alla società.
Significativo l’episodio accaduto in occasione della nascita del primo nipotino Gianfranco. Dino fece stampare una carta d’identità per il neonato dove alla voce “segni particolari” inserì LAZIALE. Il bambino, oggi adulto, è naturalmente un grande sostenitore biancoceleste. Dino Canestri è rimasto nella Lazio fino al 1964. Deceduto il 2 novembre 1981 riposa al Cimitero Flaminio.
LASCIA UN ‘LIKE’ ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
DIVENTA UN NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER