LA NOSTRA STORIA Alberto Canalini nasce a Roma l’1 settembre 1882. Ricordato anche come uno dei soci fondatori della Società Esperia, poi assorbita dalla Società Podistica Lazio.
Falegname, Canalini aveva un negozietto accanto alla sede della Lazio in Via Valadier. Grazie al suo mestiere è colui che costruì le prime porte da calcio a Roma a Piazza d’Armi. Nel 1900 gioca una partita tra due formazioni della Lazio che si incontravano tra loro per mancanza di avversari. Praticava moltissimi sport con ottimi risultati. Nell’aprile 1906 partecipa alle gare di nuoto per le eliminatorie italiane di partecipazione alle Olimpiadi di Atene. Essendo anche socio della Società incoraggiò tanti giovani ad aderire.
La sua opera di proselitismo permise un grande incremento dei tesserati. Nel 1911 è eletto consigliere sportivo nell’Assemblea Generale del 1° gennaio. Nel 1912 nominato vice magazziniere e dal 1914 segretario della sezione Ciclismo. La sua vicenda sportiva si confonde con quella del fratello Giuseppe. Anche lui socio della Lazio e che giocò in alcune partite del calcio pionieristico romano. Quando partì per la Prima Guerra Mondiale era tesserato con la Lazio.
Arruolato nel 4° Battaglione Bersaglieri ciclisti cadde eroicamente in combattimento a Jamiano sul Carso (GO) il 27 maggio 1917, come ricordato sulla lapide in memoria dei Caduti del quartiere Trionfale situata in via Andrea Doria. Si presume che giocasse difensore. Fu anche affidabile arbitro dal 1914. Il 19 ottobre 1919 la Lazio in occasione della nuova inaugurazione dello stadio della Rondinella, durante il conflitto trasformato in orto di guerra, organizzò un torneo in onore di Alberto vinto proprio dalla Società organizzatrice.
Per tutto il torneo per ricordare Alberto rimasse infissa in terra una croce con sopra un cappello da bersagliere. La competizione fu ripetuta nel 1920 e nel 1921 e fu sempre la Lazio ad aggiudicarsi il torneo e a conquistare in via definitiva la coppa, in virtù del regolamento che prevedeva l’assegnazione alla squadra capace di vincere tre edizioni. Una quarta edizione viene annunciata dagli organi di stampa dalla seconda domenica di ottobre del 1922, ma non si trovano tracce.
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