Morte Diabolik Yuri Alviti ha voluto ricordare il suo amico, compagno di tante partite in Curva Nord e di battaglie in favore della Lazio. Parole commoventi
MORTE DIABOLIK YURI ALVITI, PAROLE COMMOVENTI PER L’AMICO SCOMPARSO. Ne hanno passate tante insieme, hanno fondato gli Irriducibili, hanno tifato e combattuto per la Lazio. Amici inseparabili Diabolik e Alviti. Quest’ultimo, intervistato da AdnKronos, ha espresso dolci parole per l’amico: “Era e rimarrà per sempre il mio amico del cuore. Lui era un eterno Peter Pan. Negli ultimi tempi avevamo un’amicizia ancora più stretta. Parlavamo di tutto tranne che delle cose in cui era coinvolto. Parlavamo del nostro futuro, di quante ne avevamo passate insieme. Ci dicevamo che era ora di cambiare modo di vivere, di stare più sereni. Io sono di Trastevere e lui era del Quadraro, ci siamo conosciuti in curva, da ragazzini. Ogni domenica scendevamo un gradone dopo l’altro per avvicinarci alla balconata. Prima di fondare gli Irriducibili con Fabrizio e altri 25 ragazzi ci posizionavamo in basso a destra. Ogni tanto portavamo lo striscione ‘ultras’ ma più che altro inizialmente eravamo un gruppo di cani sciolti, 25 ragazzi che giravano l’Italia e seguivano la Lazio sempre e ovunque. Ci vedevamo anche fuori dallo stadio, in settimana: Fabrizio e i suoi amici ci venivano a trovare a Trastevere”. Poi l’amara conclusione con un attacco ai media: “I giornali oggi l’hanno sfondato da morto, hanno scritto un sacco di cose non vere. A lui gli hanno sparato alle spalle perché non hanno avuto il coraggio di guardarlo in faccia. Mi mancherà da morire. Ora, da adulti, eravamo più amici che mai. Voglio ricordarlo per quello che era e sarà sempre per me, un grande amico“.