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Fascetti sulla Lazio dei -9: “Affetto dei tifosi, testimonia nostra impresa”

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Esattamente 32 anni fa si giocò quel Lazio Vicenza. Esattamente 32 anni fa Fiorini segnò quel gol che cambiò la storia della Lazio. Esattamente 32 anni fa il popolo laziale esplose in un boato pazzesco che ancora oggi in molti ricordano come “il più forte che io abbia mai sentito in un campo di calcio”. Esattamente 32 anni fa la Lazio riuscì ad evitare la Serie C, nonostante i 9 punti di penalizzazione che gravavano sulla squadra biancoceleste. Un eroe di quella Lazio fu sicuramente l’allenatore Eugenio Fascetti che con la sua leggendaria frase “Chi non se la sente alzi la mano e si chiami fuori”, è rimasto nella storia della Lazio. Proprio Fascetti, oggi ha parlato ai microfoni di ElleRadio di quella straordinaria impresa: “Non ci siamo accorti subito dell’importanza di quello che avevamo fatto, ci è voluto un po’. Ancora oggi quella squadra che gode di un alone di simpatia straordinario tra i tifosi, questo vuol dire che abbiamo realizzato qualcosa di speciale“. Per quanto riguarda il presente, invece, queste le considerazioni di Fascetti su Inzaghi: “Inzaghi è un tecnico che sta crescendo bene, ma per fare il salto di qualità ha bisogno di giocatori veri che possano fare la differenza. Con questo organico a disposizione, anche uno bravo come lui non può fare molto di più. Spesso, la Lazio ha evidenziato momenti di sbandamento che in pochi minuti hanno compromesso partite giocate anche molto bene. Come accadde l’anno scorso contro Salisburgo e Inter, ma anche quest’anno con Spal, Sassuolo e Chievo per fare degli esempi. Potrebbe essere un difetto di personalità, magari giocatori con determinate caratteristiche mentali potrebbero correggerlo”.

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