ULTIME LAZIO Milinkovic — Alla vigilia del match di San Siro contro il Milan, il centrocampista serbo si è raccontato in una lunga intervista e ha analizzato il potenziale offensivo biancoceleste. Poi una considerazione sul proprio futuro
ULTIME LAZIO Milinkovic — Le parole del classe ’95 ai microfoni di Dazn in anteprima (intervista disponibile da questa sera sulla piattaforma): “Io l’Ibrahimovic del centrocampo? Ci somigliamo fisicamente e sotto l’aspetto tecnico. Zlatan mi piace molto sia come giocatore che come persona, per cui apprezzo tanto questa definizione. Basket? Da questo sport ho sicuramente preso in prestito l’elevazione per andare a colpire di testa”.
Quindi un’analisi sul potenziale offensivo della Lazio: “In fase offensiva è importante solo una cosa, fare gol: Leiva è il playmaker, io e Luis Alberto le mezzali mentre il Tucu (Correa) va un po’ dove vuole, si muove bene tra le linee. Ciro Immobile sta alto, a lui si chiede di dare sempre profondità alla squadra, giochiamo tanto su di lui. L’azione del gol contro l’Inter, ad esempio, è iniziata da dietro, lungo la corsia destra. Dopo qualche passaggio ho cambiato il gioco a sinistra per Luis: lui ha fatto la finta che fa sempre a rientrare, e visto che lo conosco molto bene sapevo già dove l’avrebbe messa e mi sono trovato al posto giusto. Ecco, quello è “il momento” che ho imparato a comprendere grazie al basket. Nelle due partite successive alla vittoria di San Siro non abbiamo giocato come volevamo, però siamo concentrati e daremo tutto per raggiungere l’obiettivo. L’anno scorso abbiamo vinto la Supercoppa, abbiamo giocato e vinto tante gare, ma abbiamo sbagliato l’ultima partita: quest’anno dobbiamo chiudere prima, non possiamo aspettare l’ultima occasione“.
La prima partita in cui questo quintetto è partito titolare? Lazio Cagliari, il match in cui ho ritrovato il gol dopo tanto tempo. Mi mancava la rete e in quel momento mi sono lasciato alle spalle tante pressioni. Avevano già iniziato a dire che segnavo poco, ma la ragione è anche che quest’anno gioco un po’ più arretrato: per me non è importante segnare, ma dare sempre il massimo per aiutare la squadra a vincere. Il mio problema è che leggo tanto: ho passato un periodo davvero brutto, ma avevo dalla mia parte i compagni, gli amici e la famiglia. Futuro? Ho letto le notizie che circolavano negli ultimi giorni di mercato, ma sapevo che sarei rimasto qui ed ero già concentrato sul disputare la stagione con la maglia della Lazio. Adesso invece sono concentrato sulla Coppa Italia e sul campionato, per portare la Lazio al raggiungimento dell’obiettivo che inseguiamo da tanti anni“.