LAZIO SIVIGLIA Borghi — A quattro giorni dalla gara di andata dei sedicesimi di Europa League, il telecronista di Dazn ha detto la sua sul match
LAZIO SIVIGLIA Borghi ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “Per quanto riguarda gli andalusi, rispetto al passato è cambiata la dinamica del club. Dei giocatori in rosa molto del merito è di Monchi, che ha avuto l’ultima parola su acquisti e cessioni di tanti giocatori, facendo incassare oltre che vincere parecchio. Il Siviglia di oggi è diverso e nelle ultime gare ha trovato qualche difficoltà, ma il quarto di andata di Coppa del Re in cui ha battuto il Barcellona non è così distante. Ha un ottimo allenatore, sottovalutato ma che a me piace tantissimo: è umile, viene dal basso e ha idee molto chiare e belle da applicare. Il livello qualitativo della rosa è elevato, con i vari Vazquez, Banega, Sanabria, Rog e Meza che sono riserve. Davanti ci sono André Silva e Ben Yedder e inoltre è stato acquistato Munir. È una squadra che si esalta in contropiede, verticalizza molto bene e sa pressare alto. Per la Lazio il sorteggio è stato molto duro.
In questo momento i biancocelesti hanno diversi infortunati e una condizione fisica non brillantissima. Non sarà semplice passare il turno. Inoltre i Rojiblancos hanno un pubblico molto caloroso e uno stadio bellissimo. Mi auguro che i tifosi della Lazio che andranno a Siviglia potranno godersi l’ambiente. Il momento prima del fischio d’inizio, in cui tutto il pubblico canta l’inno (secondo me il più bello d’Europa dopo ‘You’ll never walk alone’ del Liverpool), è un momento di grande emozione. A mio avviso il Siviglia parte favorito per la sua storia recente in Europa League e per i valori globali. Però bisognerà vedere come si svilupperà la partita d’andata e che tipo di dettagli verranno fuori. La Lazio quest’anno può pensare di non partire battuta contro nessuno, però per passare deve giocare due grandissime partite. I biancocelesti hanno le carte in regola per giocarsela fino alla fine e qualificarsi, ma servirà la migliore Lazio della stagione.
Immobile è perfetto per il campionato italiano. Ha una grande capacità di aiutare la squadra, di buttarsi negli spazi, di proporsi e di adattarsi a qualsiasi tipo di partner offensivo. Ben Yedder invece è un cecchino che ha segnato sia in Francia che in Spagna. Il suo impatto sulle partite è spesso decisivo. La coppia con André Silva è stata ben costruita e i messaggi che sta mandando il portoghese sono quelli di un calciatore che avrebbe meritato più considerazione in Italia”.
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