CURVA NORD LAZIO — All’indomani della sconfitta contro il Siviglia e alla luce dei 20mila presenti ieri all’Olimpico, Diabolik, storico capo ultras, ha attaccato la società
CURVA NORD LAZIO — Le parole di Diabolik, al secolo Fabrizio Piscitelli, ai microfoni di Radiosei: “Il discorso ultras esula da quello sportivo o dal risultato. Allo stato attuale, al netto di un mercato inesistente e di una squadra che non è stata rinforzata, non è accaduto quello che speravamo. Ad oggi gli ‘Irriducibili’ non si sentono più di chiedere ad altri tifosi di andare allo stadio e abbonarsi. Non è un discorso che deve riguardare noi, ma capisco gli altri. Non biasimiamo coloro che non vengono allo stadio. Mi sento di dire che in questa società non cambierà mai nulla. Abbiamo ragionato in maniera costruttiva, ci abbiamo messo la faccia, abbiamo provato a ricreare un ambiente costruttivo per permettere al club di lavorare al meglio, ma niente è cambiato.
Per una società come la Lazio, comprare un giocatore importante significa generare anche un indotto di entusiasmo. L’esempio è arrivato ieri contro il Siviglia: in assenza di giocatori importanti è arrivata la conferma che non ce ne sono altri. Ognuno, a questo punto, si senta libero di prendere la propria decisione. Chi non verrà più allo stadio o non farà l’abbonamento sarà compreso. La società è indifendibile, e di certo noi non possiamo passare da difensori. Questa società non ha tutelato la Lazio né quando ci sono stati clamorosi errori arbitrali, né quando la squadra è stata costretta a giocare con due giorni di anticipo a causa del rugby. Noi ci saremo sempre, andremo sempre allo stadio, noi ragioniamo in modo diverso dagli altri tifosi, ma ad oggi mi sento di capire chi sceglie di non fare altrettanto”.