LAZIO JUVE CONFERENZA Inzaghi — Alla vigilia del posticipo domenicale della 21esima giornata, il tecnico biancoceleste è intervenuto presso la sala stampa di Formello e ha presentato il match
Come va affrontata la Juve?
“Domani giocheremo contro la squadra più forte d’Italia, una delle migliori in Europa. Dovremo disputare una grande partita come fatto in passato. Speriamo di farcela anche domani. In settimana abbiamo lavorato bene. Vedremo quello che succederà, serve una prestazione importante”.
Parolo a destra?
“Serve tutto, testa, cuore e gambe. Dobbiamo tirare fuori tutto. Abbiamo diverse personalità, possiamo giocare a quattro o a tre, ieri non avevo Patric, vedremo oggi se avrà risolto il problema, penso di sì. Posso mettere lui a destra o Parolo, indipendentemente dal modulo ciò che conteranno saranno le motivazioni”.
Correa l’uomo giusto al momento giusto?
“Correa è una risorsa molto importante per la squadra. Prima di Napoli aveva saltato il Novara per influenza. Le ultime sei le aveva giocate tutte dall’inizio, probabilmente lo farà domani. Si è inserito bene, è generoso, ci aiuterà domani e in futuro”.
Com’è l’umore nello spogliatoio?
“Volevamo fare meglio, nel primo tempo dopo un discreto inizio abbiamo fatto troppo poco. La prima occasione è stata la nostra con Milinkovic, poi abbiamo lasciato troppo il possesso al Napoli che è andato in vantaggio con merito. Nel secondo tempo siamo rimasti in dieci e negli ultimi 20′ non siamo riusciti a fare come a inizio secondo tempo”.
Cosa è mancato a Caceres per imporsi alla Lazio?
“Io parto dal presupposto che devo avere giocatori che siano entusiasti di rimanere qui. Da allenatore so che tutti vogliono giocare sempre. A Caceres non sono riuscito a dargli una maglia da titolare fisso, lui non ha mai creato problemi, ha sempre dato tutto, non posso rimproverargli nulla. Se viene da me e mi dice che non è contento, io non posso accontentarlo. Voleva giocare di più. Poi nessuno può dire no alla Juve, gli auguro il meglio perché verso di me e la squadra si è sempre comportato bene”.
Come torna Lukaku? Basta può essere reinserito nella lista dei 25?
“Per quanto riguarda Lukaku vale lo stesso discorso di Caceres. Jordan sa di essere un giocatore importante per me, a inizio settimana mi ha manifestato la voglia di giocare con continuità. Io non posso garantire a nessuno la maglia da titolare. Insieme alla società quindi si è deciso di mandarlo in prestito. Poi ha avuto delle complicazioni. Da domani tornerà a essere un giocatore della Lazio al 100% , io ho un rapporto franco con i miei giocatori, da domani tornerà a giocare con noi. Mi ha dimostrato di stare bene, altrimenti non avrebbe giocato a Napoli. Su Basta c’è qualche possibilità, ha qualche situazione aperta di mercato. Quando ha giocato ha sempre dato il meglio, se resterà allora faremo di tutto per reintegrarlo. Ci potrà dare una mano”.
La Lazio non ha nulla da perdere?
“
Non è così, ci sono 3 punti in palio. Abbiamo qualche defezione, non c’è nessun problema, li avrà anche la Juve. Affrontiamo i numeri uno in Italia e in Europa, abbiamo lavorato bene. Chi giocherà dall’inizio farà di tutto per mettermi in difficoltà anche in vista delle prossime partite”.
Cosa serve per battere di nuovo la Juve? Quali sono gli errori da non commettere?
“Servono motivazioni e il giusto approccio. La Juve tende sempre, nei primi 15-20 minuti, a giocare a ritmo elevatissimo. Noii dovremo cercare di portare gli episodi dalla nostra parte con testa, cuore e gambe”.
Come si ferma Ronaldo? Tenterà di integrare i giocatori meno utilizzati finora?
“Senz’altro, avremo tante partite e utilizzerò i giocatori a seconda delle gare. Ronaldo sarà un osservato speciale, si è integrato subito nel nostro campionato e non sarà semplice fermarlo. In fondo si tratta del migliore al mondo insieme a Messi”.
Si può cambiare modulo?
“Si può rimanere così, come abbiamo sempre giocato. Abbiamo ancora l’allenamento di oggi, vedremo dopo la rifinitura di domani mattina. Tutti a parte Napoli e Juve hanno fatto meno punti. Abbiamo un inizio difficile come all’andata, sappiamo che queste gare sono nelle nostre corde, lo abbiamo dimostrato fino all’anno scorso. Dipenderà soprattutto da noi e dal nostro atteggiamento di domani”.