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Lazio Eintracht – Uno dei punti più bassi della Lazialità by Lotito

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ncora brucia, ancora non ci è passata. Giovedì sera, nel silenzio dei media biancocelesti (chissà perché), è andata in scena una delle pagine più tristi della recente storia biancoceleste. Una gara senza senso e senza pubblico. Anzi no, i tedeschi c’erano anche grazie all’intervento di Lotito che ha deciso di aprire le porte ad altri tremila fans teutonici, pur di incassare circa centomila euro in più, causando problemi alla città, al prefetto, al questore e al sindaco di Roma, costretti a gestire una massa di tifosi abbastanza irruenta, per una gara priva di senso, se non per la statistica.

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Spesso si parla di laziali che non vanno allo stadio, ma qui ormai allo stadio non va più nessuno. A forza di parlare male degli altri laziali, allo stadio rimarrano solo i lotitiani più radicali. Il misero spettacolo di una Curva Nord vuota lascia spazio a qualsiasi considerazione al riguardo, per non parlare poi della Tevere, dove erano più striscioni che spettatori. Il Flaminio? Guai a nominarlo, si dovessero scaldare i cuori del popolo laziale….

Di per sé la gara non aveva molta importanza, nessuna iniziativa per invogliare i tifosi (che magari avrebbero intonato cori contro il presidente), orario improponibile per una città come Roma e diretta televisiva, hanno reso Lazio Eintracht una gara triste da dimenticare in fretta.

Manca entusiasmo nell’ambiente, è inutile negarlo. La politica dell’austerity imposta dal presidente monarca non sembra dare i risultati sperati. Oltre a un’ottima campagna abbonamenti, non si riesce a riscaldare i cuori del tifoso laziale alle prese con una forte crisi generazionale e spesso quasi perculato. Noi tifosi laziali che ogni anno sappiamo che la Lazio arriverà quinta o sesta. Noi che a ogni stagione aspettiamo una crescita della squadra, che invece stenta ad arrivare. Ciclicamente – da quindici anni – con la scusa del bilancio la solfa è sempre la stessa: Si vendono i giocatori chiave e con quei soldi ci si fa la campagna acquisti, acquistando spesso giocatori di medio valore. Mai un euro di più proveniente dal fatturato della società. Come è possibile?

Una strategia che sarà anche ‘sana’, ma che stride con l’aspetto sportivo, obiettivo principe di chi pratica sport. Una strategia che ha causato un allontanamento di tanti tifosi. Un’apatia voluta, cercata e perpetrata affinché la lazio rimanga la lazietta…Tutto così grigio, tutto così piatto. Io preferisco ragionare in grande. Come la storia della Lazio insegna. Altro che Ferrari…

Davide Sperati

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