Terminato il girone di andata con il pari casalingo contro il Torino, la Lazio si ritrova al quarto posto in solitaria, con 32 punti. Con molti rimpianti
E’ stato un girone di andata travagliato per la Lazio, caratterizzato da luci e ombre. Ma nonostante tutto la squara di Inzaghi al giro di boa si ritrova al quarto posto in solitaria. Sono 32 i punti messi in cascina, in 19 partite. L’ultima, contro il Torino, ha lasciato l’amaro in bocca per via della discutibile direzione di gara da parte dell’arbitro Irrati. Due punti persi? Forse, ma non sono gli unici punti ad esser stati lasciati per strada. Un po’ per sfortuna, un po’ per ingenuità, ma anche per via di alcune decisioni arbitrali, la Lazio avrebbe potuto avere dei punti in più in classifica.
SFORTUNA E INGENUITA’
Il ritardo di condizione di Luis Alberto e Milinkovic hanno condizionato gran parte del girone di andata dei biancocelesti. Sono mancati troppo i due Top Player che lo scorso anno fecero faville. Non a caso la ripresa della squadra è passata dai loro piedi e dalla loro condizione ritrovata. Due gol nelle ultime tre per il Sergente, tre da titolare per Il Mago. Ma come dimenticare partite come il derby, il Chievo, Samp, Milan dove ingenuità difensive e atteggiamento sbagliato sono costati almeno 6 o 7 punti? Peccato davvero perchè si potevva essere lì a mettere pressione all’Inter ed avere un distacco più importante nei confronti delle inseguitrici.
IL GIRONE DI RITORNO
Nella seconda parte della stagione servirà una squadra più lucida, cinica e sicura dei propri mezzi. Non ci sarà spazio per altri passi falsi perchè il tempo per recuperare potrà non essere sufficiente. Sarebbe opportuno anche l’intervento della società nel calciomercato invernale, acquistando dei ricambi validi. che potranno dare nuova linfa alla squadra. In attesa di Napoli Lazio, prima di ritorno, godiamoci il quarto posto, con l’idea e la convinzione di difenderlo a tutti i costi.
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