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Cataldi ritrova la Lazio, con l’aquila stilizzata vola. Pace fatta

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Cataldi ritrova la Lazio – Il centrocampista dopo un inizio in panchina si fa trovare pronto e riconquista i tifosi laziali con un grandissimo gol

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ell’era Pioli, Danilo fu uno dei veri e propri punti fermi della squadra. Fatto esordire per caso, il romano piano piano prese sempre più confidenza con la Serie A diventato addirittura un titolare per l’allenatore. Poi nell’anno successivo qualcosa andò storto e Danilo non riuscì a ripetere la strepitosa annata dell’anno prima. Dopo la prima parte di stagione passata praticamente in panchina, decide di andare a crescere in un’altra squadra per poi tornare alla Lazio ancora più forte.

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PRESTITO IN UN’ALTRA SQUADRA

Così d’accordo con la società a gennaio, passa al Genoa in prestito gratuito fino a fine stagione. Lì gioca da titolare e si mette in mostra ma una partita cambia il rapporto tra Danilo e la tifoseria laziale. Il nemico dei laziali, Pandev durante Genoa – Lazio mette dentro la palla pareggiando la partita che i biancocelesti stavano vincendo. Danilo corre ed esulta sotto la curva genoana con troppo entusiasmo e da quel momento i laziali lo hanno definito “traditore”. Un laziale, romano che esulta in quel modo contro la sua ex squadra che poi tanto ex non è visto che, a giugno tornerà a Roma. A giugno rientro alla base. In ritiro con Inzaghi che non lo vede nei suoi schemi così il centrocampista parte un’altra volta in prestito alla volta della neo promossa Benevento. Anche qui sempre titolare. A Lazio Benevento segna su punizione il gol del momentaneo pareggio. Ancora una volta il rapporto tra Danilo e la tifoseria sembra in crisi, finché…

RITORNO ALLA LAZIO

A giugno 2018 torna a casa, perché la Lazio è casa di Danilo. Inizio in sordina, possibilità di un nuovo prestito… ma Inzaghi questa volta dice alla società che il calciatore è incedibile, lo vuole nella sua rosa, ha visto qualcosa in lui. Così dopo 2 mesi di anonimato, insieme a Rossi gli unici a non aver disputato un minuto ufficiale arriva l’opportunità creata dal destino. Sì, perché è stato proprio il destino a decidere per lui. Leiva si fa male ed è costretto a non scendere in campo, ma niente paura, ci sta Badelj contro l’Inter, il croato è appena tornato dall’infortunio. Ma ecco qui che dopo 20 minuti alza bandiera bianca. Così Inzaghi invece di schierare Berisha o Murgia, sceglie proprio lui, Danilo e lo butta in campo. Contro la Spal la scelta sembra facile: Berisha-Parolo-Milinkovic e invece no. Il mister decide di schierare Danilo dall’inizio e questa volta il ragazzino romano non tradisce la fiducia. Attento, preciso, pulito per tutta la gara, finché non dice di dare un cambio netto e dal cilindro tira fuori un destro che batte il fratello di Serjei e porta la Lazio sul 3-1. Conquista tutti, squadra e tifosi. Pace ritrovata tra il popolo laziale e il figliol prodigo che si fa perdonare da tutti, alla fine la Lazio è casa sua. Poi con l’aquila stilizzata Danilo si trasforma e diventa super.

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