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Antitrust mette sotto processo Sky e Dazn: ecco il motivo

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Antitrust mette sotto processo Sky e Dazn: ecco il motivo.

Antitrust mette sotto processo Sky e Dazn. L’autorità per la concorrenza e il mercato sta indagando sulle due pay tv, oggetto di polemiche da inizio stagione. Il motivo? La poca trasparenza delle informazioni offerte ai clienti, vecchi e nuovi.

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A Sky viene contestato lo slogan “il tuo calcio, tutto da vivere”, che avrebbe indotto i nuovi clienti a pensare che nell’offerta ci fosse tutta la Serie A. Attenzionato inoltre il rinnovo automatico del pacchetto Calcio per i vecchi abbonati. I quali, secondo l’Antitrust, sarebbero stati portati a credere che l’offerta fosse la stessa dell’anno precedente, cioè con tutte le partite di Serie A. Sarebbe stato infine violato anche l’articolo 65 del Codice del consumo: Sky avrebbe infatti dovuto chiedere al cliente il consenso per fornire “un servizio nuovo rispetto all’abbonamento principale sottoscritto”.

DAZN invece sarebbe stata per nulla trasparente: Perform avrebbe dovuto illustrare i limiti tecnici della nuova piattaforma, che ne impediscono una corretta fruizione. Ha invece utilizzato uno slogan di promozione che sottolineava che l’utente avrebbe potuto goderne “ovunque si trovi”. Al centro di contestazioni anche l’altro motto “non c’è contratto, potrai disdire ogni mese”. Creando un nuovo account, infatti, l’utente stipula un contratto e, se non esercita il recesso, il mese gratuito viene rinnovato automaticamente. In questo caso, e qui veniamo al terzo motivo di contestazione, c’è l’addebito automatico dei costi mensili del suddetto contratto. Ciò avviene anche in assenza dell’acquisizione di un consenso consapevole da parte del consumatore. Una condotta che l’Antitrust considera di particolare “aggressività“.

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