ROMA LAZIO Mauri ricorda i suoi derby, uno in particolare. Poi si sofferma sugli obiettivi della Lazio per questa stagione.
ROMA LAZIO Mauri ricorda i suoi derby. L’ex capitano biancoceleste vivrà da vicino la stracittadina di oggi (“Spero di essere allo stadio, il derby va vissuto dal vivo“). Intanto, in un’intervista a ‘Repubblica’, ha parlato proprio della gara, e di quelle vissute da protagonista in campo. Una su tutte: “Il 26 maggio? Di quel giorno ricordo la tensione che c’era prima e durante la gara. Io sono partito dalla panchina e, per placare il nervosismo, ho dovuto giocherellare con un pallone durante tutto il primo tempo. E poi, dico la verità, faccio fatica a descrivere cosa sia stato per me alzare la coppa davanti ai nostri tifosi festanti“.
OBIETTIVI
“È presto per dirlo, entrambe hanno cominciato la stagione con qualche difficoltà. Ma il derby rimane una partita a sé, sono troppe le variabili da considerare. Lazio finalmente in Champions League? Sai, al terzo anno con la stessa squadra titolare, non è facile trovare nuove motivazioni. È anche vero che si è rafforzata tanto nei ricambi. Arrivare tra le prime quattro non sarà facile, ma la formazione di Inzaghi potrà giocarsela fino alla fine. Più forte della Lazio del 2015? Questa è un po’ più completa, la mia forse era più forte a livello di titolari“.
DERBY PERSI
“Sono tutti un rimpianto, anche quello meno significativo, rappresentano comunque una ferita che ti rimane. Quando perdi, togli il sorriso alla tua gente. Quello del 9 febbraio 2014 (rientro dalla squalifica ndr)? Quel giorno non ho pensato tanto al fatto che fosse un derby. Per me contava soprattutto tornare a fare quella che per me era la cosa più naturale“.
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