Il 28 settembre 1978 moriva Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I. Nato a Canale d’Agordo, in provincia di Belluno, il 17 ottobre 1912, Giovanni Paolo I fu il pontefice meno duraturo del secolo scorso (appena 34 giorni). Fu il primo papa con origini operaie certe: durante l’infanzia lavorò insieme al padre come soffiatore del vetro a Murano.
Molto probabilmente fu nell’estate del 1935 che ricevette la chiamata di Dio e il 7 luglio dello stesso anno fu ordinato sacerdote presso Belluno. Dal 1937 al 1958 fu insegnante di teologia presso il seminario gregoriano di Belluno. Nel 1954 era già vicario generale della diocesi della stessa città. Smise di insegnare solo quando papa Giovanni XXIII lo nominò Vescovo di Vittorio Veneto. In questa veste Albino Luciani si manifestò come una figura spirituale e pastorale della Chiesa, molto lontano dai modelli allora in voga: difficilmente si spostava dalla sua residenza, dove spesso passava molto tempo a studiare opere, non necessariamente di carattere religioso. Le sue capacità piacquero a papa Paolo VI che lo nominò prima patriarca e poi, nel 1973, cardinale di Venezia.
Alla morte di Giovanni Battista Montini si aprì il conclave che doveva indicare il suo successore. All’interno della Chiesa vi erano tre correnti: quella conservatrice, guidata dal cardinale di Genova, quella progressista dell’arcivescovo di Firenze e quella “internazionalista” che vedeva come massimo rappresentante il Cardinale Karol Wojtyla, futuro Giovanni Paolo II. Si optò quindi per una soluzione intermedia, rappresentata degnamente da Albino Luciani. Il suo pontificato si aprì ufficialmente il 26 agosto 1978 ma ebbe una vita brevissima, anche se intensa, a causa della prematura morte del sommo pontefice. Fu il primo papa ad adottare il doppio nome, in omaggio dei suoi due predessori; fu il primo papa che abbandonò il plurale majestatis, definendo se stesso in prima persona; fu il primo successore di Pietro che abolì l’inconorazione e la tiara e, fatto curioso, fu il primo pontefice ad essere censurato dall’Osservatore Romano, che non volle pubblicare i suoi commenti ritenuti troppo “morbidi” e possibilisti sull’uso degli anticoncezionali. Molto attivo anche nell’ambito della solidarietà e dell’economia Giovanni Paolo I morì il 28 settembre 1978, prima di compiere 66 anni. Sul suo decesso sono state fatte molte ipotesi, spesso fantasiose, ma l’unica cosa certa è che la diagnosi evidenziò che subì un colpo apoplettico che gli fu fatale.