La Cassazione si è espressa su Daniele De Santis, l’ultrà giallorosso accusato della morte Ciro Esposito. Il ragazzo tifoso del Napoli è rimasto ferito il 3 maggio 2014 alla vigilia della finale di Coppa Italia nel corso di incidenti scoppiati a Tor di Quinto e morto all’ospedale Gemelli dopo 53 giorni di agonia.
La prima sezione penale della Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dall’imputato contro la sentenza in appello nel giugno dello scorso anno. Confermati dunque i 16 anni per la morte Ciro Esposito. In appello era stata notevolmente ridotta la pena rispetto a quella inflitta a De Santis in primo grado.
I giudici della Corte d’assise d’appello di Roma avevano assolto l’imputato dal reato di rissa ed escluso le aggravanti dei futili motivi e della recidiva, riducendo così a 16 anni la prima condanna a 26 anni di carcere.
DI FRANCESCO PRIMA DI ROMA FROSINONE
La Cronaca di Roma @ 2018