A trentuno anni di distanza da quella storica gara l’ex Giorgio Magnocavallo ricorda l’incontro con il Campobasso.
Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 Magnocavallo ricorda l’incontro con il Campobasso: “Abbiamo avuto il cuore a tremila per tutta la stagione, abbiamo dato l’anima per salvare la squadra. Poli era perfetto: era molto dotato sia a livello fisico che tecnico, ed anche in elevazione. Era un ragazzo timido, come Filisetti, mentre io e D’Amico eravamo i più esuberanti.
Camolese era un trottolino in mezzo al campo, pagava però qualcosa fisicamente. Marino arrivò proprio nella stagione 1986/87 dal Napoli, mise tutta la sua esperienza al servizio della difesa. Fiorini era una persona fantastica. Pin era un professionista serio. E’ una persona molto composta che ha dedicato tutta la sua vita al calcio: forse anche troppo!
La Lazio di oggi merita di continuare a crescere, peccato non sia riuscita a conquistare la qualificazione in Champions”.
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