Ai microfoni di Radiosei ha parlato l’ex centrocampista biancoceleste Matias Almeyda sulla Lazio. Di seguito riportiamo le sue parole.
Almeyda sulla Lazio: “Sono contento di essere in Italia in vacanza, ho portato qui la mia famiglia. La Lazio mi è rimasta nel cuore, nella mia carriera è stata una squadra fondamentale, ero molto felice qui in quei tre anni. Nel secondo anno ero l’unico argentino, poi il terzo sono arrivati Sensini e Simeone. Mi sento ancora con qualcuno, abbiamo un bel rapporto, ci sentiamo per sapere come stanno le nostre famiglie. Mi sento spesso con Sensini, con il quale sono stato anche a Parma insieme. Con Inzaghi ho giocato insieme, è un bravissimo ragazzo. La mia vita? Beh, fino a due mesi fa ero in Messico ad allenare. Per fare il dirigente devi avere una certa maniera di pensare, io sono più per il campo. Tra poco ritornerò in Messico. Quel gol a Buffon? Io tiravo sempre, ma sempre in tribuna (ride, ndr). Invece quel giorno ho preso la porta. Poi l’anno dopo sono andato a Parma e pensavano che calciassi sempre così. Leiva come me? Mi fa piacere essere accostato a lui, ma speriamo la Lazio possa vincere di più rispetto a noi”.
SULLO SCUDETTO
“Mi ricordo tutto di quel giorno, quando vinci non ti dimentichi. Anche l’anno prima dovevano essere campioni, poi arrivammo secondi. Nel 2000 abbiamo dovuto aspettare nello spogliatoio per vedere che faceva la Juve. Alla fine, ricordo la gente che era magnifica. Giocavamo sempre con lo stadio pieno, anche in trasferta. La Lazio era forte in quel periodo anche in Europa, era tra le più forti al mondo. In quei tre anni ci è mancata solo la finale di Champions League”.
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