Questa è stata la sua ultima stagione, dopo 15 lunghi anni, Tagliavento ha dato l’addio al calcio ma ancora non ha realizzato bene il tutto. Tagliavento si racconta e parla anche dei derby
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agliavento si racconta al messaggero per far capire meglio qualcosa di sè, inoltre aggiunge dei piccoli dettagli sui derby da lui vissuti
“Ancora non ci sto pensando all’addio, non ho realizzato. Perché in questo periodo noi andiamo in vacanza, sicuramente appena arriverà luglio capirò e realizzerò il tutto”. Al fischio finale dell’ultima gara diretta, Tagliavento e De Rossi si abbracciano: “Dopo 15 anni e 221 gare dirette con tanti calciatori si è instaurato un rapporto di reciproca stima. Non è affatto un gesto inusuale, d’altronde non è stato il solo che ho ricevuto”.
Capitolo derby: “Ogni sfida cittadina ha le sue difficoltà. Ma per caratteristiche direi che quello di Roma e di Genova non sono niente male. Non è stato facile, perché quando perdeva la Roma ero laziale e quando perdeva la Lazio ero romanista. È normale che nella carriera di ogni arbitro ci siano score diversi con ogni squadra, ma sono semplici dati per le statistiche”.
Partite rimaste nel cuore: “Due derby, appunto. Quello di Roma, che segnò la mia centesima gara in Serie A; e quello britannico tra Scozia e Inghilterra del 2017, che valeva come gara di qualificazione mondiale. Due gare palpitanti e con un’atmosfera incredibile”.
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