La foto finale è una foto di famiglia perché la Lazio è una grande famiglia. In campo 23 giocatori, i loro figli e 40.000 tifosi attorno. La foto finale è il trionfo della Lazialità. E’ una foto d’identità, antica per tradizione, ancora più bella perché vissuta e realizzata in diretta.
NON PIU’ SOLO RICORDI
Finalmente si rivive di emozioni, di sentimenti. Prima, durante e dopo le partite. Perché le partite della Lazio sono sempre durate tre tempi e hanno creato parentela. I preparativi, i 90 minuti, il ritrovarsi comunque vicini, uniti. Così accade all’Olimpico, perché la Lazio è una grande famiglia. Al fischio finale dalla Tribuna Centrale si riversano in campo i figli di Inzaghi e dei giocatori, di tutte le età, anche piccini piccini. Scorrazzano, rincorrono il pallone, da una porta all’altra, da una Curva all’altra. E dagli spalti partono gli olé. Sono scriccioli d’uomo, fanno tenerezza. Riportano alla mente immagini di maestrelliana memoria, quando i gemelli di Tommaso erano i gemelli di tutti i laziali.
LA FESTA IN CAMPO
Al 90′ di Lazio-Samp è iniziata la partita dei figli dei giocatori e per i tifosi è iniziato un altro spettacolo. Sugli spalti ci si ferma per viverlo, nel piacere della parentela che si è creata. Le bimbe di Immobile, Michela e Giorgia, hanno rincorso papà Ciro. In campo è entrato anche Lorenzo Inzaghi, secondogenito di Simone, erede di una dinastia di bomber. I figli del direttore sportivo Tare ed anche quelli di Leiva. Il maschietto, Pedro Lucas, si allena con le giovanili biancocelesti. In Tribuna Centrale c’erano i figlioletti di Luis Alberto (ieri squalificato), la piccola Martina e il piccolo Lucas, che ha poco più di un mese di vita. Probabilmente, come riporta il Corriere dello Sport, era lui l’aquilotto più piccolo ieri all’Olimpico. Tutti laziali d’adozione, in settimana cantano gli inni biancocelesti. Anche per loro la Lazio è famiglia.
I GIARDINI DI MARZO
I quarantamila tifosi dopo il trionfo, sognando la Champions, hanno intonato “I giardini di marzo” di Battisti. E’ iniziato il giro di campo della squadra con sosta sotto la Nord. «Noi con voi contro tutto e tutti» è lo striscione scelto dalla Curva come manifesto delle battaglie anti-torti. La festa è proseguita poi sui social. Strakosha ha scritto: «Una vittoria importante davanti a uno stadio pieno di tifosi!». Di Gennaro, redivivo, ha raccontato i suoi brividi: «E’ stato emozionante tornare in uno stadio pazzesco!».
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