Giornata di festa a Formello, il giovane Luiz Felipe oggi compie 21 anni. Al termine della seduta pomeridiana il difensore brasiliano si è concesso ai microfoni: Luiz Felipe a tutto tondo sulla Lazio.
Luiz Felipe a tutto tondo sulla Lazio ai microfoni di Lazio Style Channel: “Devo continuare a lavorare ancora per ottenere buoni risultati. Dalle precedenti esperienze ho imparato molto. Nonostante le scelte del tecnico sono sempre stato dell’idea di dover lavorare molto per centrare determinati obiettivi. Mi sto impegnando e Inzaghi mi sta facendo giocare: ho dato il massimo e i miei compagni di squadra mi hanno sempre aiutato. Ho imparato molto da de Vrij, Radu e Hoedt, guardandoli agli allenamenti. Mi ha reso felice aver partecipato all’evento “La Lazio nelle scuole”, era la prima volta. Questa mattina c’erano tanti tifosi, sentire quel calore mi ha caricato ancora di più.
La mia carriera è iniziata nella squadra della città dove vivevo. Un giorno affrontammo in amichevole l’Ituano, ero il più giovane: erano tutti 1993 o 1994. Giocai solo 8 minuti e il Presidente Paulista mi osservò e mi volle per forza. Arrivato all’Ituano ho fatto tutta la trafila nel Settore Giovanile, poi a 18 anni sono riuscito a debuttare in prima squadra. L’errore dal dischetto ci può stare, sbaglia solo chi non calcia: la vita deve andare avanti. In Coppa Italia contro il Milan stavo bene e sentivo di poter battere il penalty. Ma non sono riuscito a segnare.
La Lazio per me è tutto, mi ha aperto la porta per mostrare il mio calcio e il mio valore. Voglio restare qui tanti anni perché Roma mi piace molto e voglio continuare a indossare questa maglia dando il massimo. Noi brasiliani ci frequentiamo spesso, ci piace stare a casa. Sto lavorando, la Nazionale è un mio obiettivo, ho la doppia nazionalità quindi tengo in considerazione anche l’Italia. Sia mia madre che mio padre sono di origini italiane.
Ora c’è una settimana di sosta, dobbiamo recuperare le energie per affrontare le prossime nove gare come fossero nove finali. Il passato è passato, dobbiamo restare concentrati per centrare il nostro obiettivo, ovvero la qualificazione per la prossima edizione della Champions League. Vogliamo fare grandi cose anche in Europa League. Nel calcio niente è ompossibile. Dobbiamo vincere più gare possibili per arrivare nella massima competizione europea. Dobbiamo pensare solo a dare il massimo, poi al termine vedremo dove saremo arrivati. Le gare di campionato sono più tattiche, in Europa si può giocare più liberamente.
Ho affrontato tanti calciatori forti, ma la squadra vanta sei difensori molto forti. Finora Mandzukic e Pavoletti sono stati gli avversari più pericolosi. de Vrij mi aiuta sempre, mi dice cosa fare. Mi piace ascoltare le persone più esperte e più grandi di me. Il mio esempio però è Thiago Silva. Prima giocavo sempre a sinistra o a destra, ora anche centrale, ma non ci sono differenze per me. Provo a farmi trovare sempre pronto per la Lazio e per Inzaghi. Il tecnico e lo staff mi hanno sempre spronato e aiutato tanto. Lucas Leiva è un leader per noi: per me è come un papà.
Tutti ci sentiamo titolari, io continuo a lavorare seguendo i dettami del mister. Sono in un buon momento e devo andare avanti così per potermi confermare a un buon livello. Qui tutti mi chiamano Ramos, visto che ci sono già diversi Luis e tanti Felipe”.
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