Nonostante una prestazione non delle migliori ieri sera contro la Dinamo Kiev, continua a far parlare di sè. Del ruolo di protagonista che si è ritagliato nella Lazio, tra voci di mercato e sprazzi di puro talento. Quest’oggi il suo agente Mateja Kezman ricorda il passato di Milinkovic, i suoi esordi in Serbia.
Così, ai microfoni di ‘Marca’, Kezman ricorda il passato di Milinkovic: “Non appena sono andato in pensione, sono stato vice presidente e direttore sportivo della Vojvodina per sei mesi. Ero nel club e giorno per giorno, durante gli allenamenti, notavo il talento di Sergej. All’epoca era più lento, ma sapevo che sarebbe diventato un top player. Una volta lasciato il club, ho incontrato sua madre e abbiamo iniziato lavorare insieme, questo accadeva cinque anni fa“.
PARAGONI
“La sua è stata una crescita molto veloce. Ha quasi tutto per diventare uno dei migliori giocatori del mondo: non ha punti deboli. Fisicamente è perfetto: è veloce e corre molto è molto forte, è fenomenale. Tira bene con entrambi i piedi e, nonostante sia alto, ha una tecnica incredibile, fa cose che fanno solo i giocatori che giocano nello stretto. In Jugoslavia ci sono sempre stati grandi centrocampisti, Sergej è simile a quello che sarebbe un misto tra Jugovic, Jokanovic, che era anche molto alto, e Stojkovic“.
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