Biglietti Salisburgo Lazio: come per ogni gara europea ci sono problemi relativi all’acquisto dei tagliandi.
“Biiiglietti, biiiiglietti” gridavano i bagarini più di vent’anni fa. Il problema relativo alla vendita dei tagliandi delle partite però non si è molto placato. In alcuni casi si è passati dal bagarino, spesso o sempre, di origine campana, al più attuale fenomeno del Secondary Ticketing, dove siti online di dubbia provenienza, lucrano sulla fede dei tifosi acquistando in blocco tantissimi biglietti, per poi rivenderli a cifre astronomiche spesso, a nostro dire, con il benestare dell’organizzatore.
BIGLIETTI LAZIO SALISBURGO
Anche in casa nostra ci sono dei problemi legati alla distribuzione di questi benedetti milletrecento tagliandi che però in occasione di Salisburgo Lazio sono dati – giustamente – in prelazione agli abbonati. “Giustamente mica tanto”, obietta Enrico un tifoso di curva: “Noi sempre presenti in casa e in trasferta rischiamo di non avere il biglietto per Salisburgo Lazio dopo aver prenotata già tutto. Comunque saremo presenti ugualmente con o senza tagliando! La prelazione può essere giusta se fatta sempre con le stesse modalità d’acquisto. Invece per Bucarest, Nizza o Bruxelles e Vitesse non è stata fatta perché oggi sì? Così facendo penalizzate chi come noi pur non essendo abbonato c’è sempre stato anche con 18.000 spettatori in casa o con 300 in trasferta. E’ facile andare a Salisburgo a fare la gita facile, non fare la fila 2 ore prima in biglietteria. Volevo vedere a Mosca in quanti sarebbero venuti! E’ veramente ridicolo, complimenti per la pensata. Per complicare la vita alla gente siete fatti apposta!”.
PRO ABBONATI
Parole piene di amore ma anche di delusione verso una reparto marketing che spesso se la suona e se la canta. Però stavolta il reparto marketing della società ci sembra che abbia agito in maniera saggia tutelando proprio gli abbonati e non come troppo spesso accade, utilizzando la pratica della Priority pass che dà vantaggi a persone che magari non vengono mai allo stadio ma che, grazie a una spesa di 30 o 50 euro, hanno la priorità rispetto al tifoso fedele che magari però non può spendere ulteriori somme di denaro oltre a quella già gonfiata del biglietto di una partita importante. Alcuni addetti ai lavori la chiamano una tecnica “svuota magazzino” che centra ben poco con l’amore verso la Lazio e il rispetto verso i tifosi biancocelesti. Ma questa volta non hanno fatto così, anzi. Giusto tutelare prima di tutti l’abbonato ma anche andare incontro a un’altra tipologia di tifoso. Il tifoso forse più appassionato del semplice abbonato, quel tifoso che segue la Lazio in tutte le trasferte sobbarcandosi di km, soldi, giornate di lavoro e tanta fatica.
PRO TIFOSI SEMPRE PRESENTI
Resta il fatto che la prelazione per gli abbonati in una trasferta del genere potrebbe rivelarsi un vero e proprio buco nell’acqua. Salisburgo, pur essendo una trasferta europea, è a due passi dall’Italia e tenendo conto che il settore ospiti registra una capienza di soli 1300 posti si rischia di favorire chi allo stadio va poco, o quasi mai. Non è nuova, infatti, la situazione nella quale colui che abbonato cede il proprio posto ad un amico non abbonato. In questo modo di fatto viene favorito il tifoso “poco fedele”, che a volte non è neanche di Roma, ma anzi abita addirittura in altre regioni. Insomma la prelazione per gli abbonati va bene, ma fino a un certo punto. Ci sono tifosi che si recano allo stadio ogniqualvolta la Lazio gioca, sia in casa che in trasferta, ma non sono abbonati. Perché allora non agevolare loro?
L
a questione rimane aperta, gli interrogativi tutti da sciogliere: laziochannel.it vuole essere una grande tavola rotonda in cui dare spazio a tutte le opinioni. Perché la verità non è mai una ma è questione di punti di vista.
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