Fino a ieri si temeva che l’assenza del centrale olandese Stefan de Vrij potesse pesare oltremodo nell’armonia della difesa della Lazio. Ma nella prima semifinale di Coppa Italia disputata a San Siro con il Milan le cose sono andate in maniera nettamente diversa. In campo contro gli attaccanti rossoneri Simone Inzaghi ha schierato una difesa inedita composta da Caceres, Radu e Luiz Felipe.
Il ventenne centrale brasiliano chiamato a sostituire il totem difensivo olandese non ha di certo fatto rimpiangere il più titolato compagno. Un rischio calcolato dal tecnico capitolino che ha avuto ragione a credere in Luiz Felipe. Il ragazzo aveva voglia di emergere e di ben figurare. Lo scorso anno militava in serie B nella Salernitana del presidente Lotito. Come riporta Il Messaggero, il balzo è stato triplo. Aveva giocato titolare in Europa League ma senza brillare. Cosa normale quando si ha l’impatto con il grande calcio internazionale. Contro i rossoneri invece doveva marcare Kalinic, attaccante fisico al quale ha lasciato solo le briciole. Ha giocato d’anticipo, in maniera corretta e pulita, commettendo un solo fallo in tutta la gara. Inoltre ha saputo gestire con personalità e sagacia tattica ogni pallone, senza mai dare l’impressione di essere in affanno. Una disinvoltura sorprendente. Proprio una bella impressione alla Scala del calcio, l’esame che tutti devono superare per sperare in una carriera importante. Il brasiliano ce l’ha fatta. E’ riuscito a non far rimpiangere de Vrij, né tanto meno Bastos e Wallace. Per Simone Inzaghi una certezza in più in difesa.
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