L’ex biancoceleste Vincenzo D’Amico è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia. ha commentato la partita di ieri contro il Milan e la situazione generale della Lazio. Un occhio di riguardo ai singoli.
MILAN-LAZIO
“Domenica avevo visto una Lazio remissiva – spiega D‘Amico – anche in virtù delle assenze. Immobile non si regala a nessuno. C’era stato un concorso di colpe. Il VAR che non vede, i singoli sottotoni, le assenze, il gol mangiato da Lulic. Ieri invece un’altra Lazio. Abbiamo comandato dall’inizio. Inzaghino ha imparato da domenica, ha cominciato ad attaccarli alti da subito. La vera Lazio doveva vincere a Milano, lo 0-0 a volte favorisce chi gioca in casa. Vengano però all’Olimpico, e poi vediamo. Il Milan potrebbe fare un gol pesante, ma se la Lazio farà la Lazio potrà farne 3 o 4″.
I PUNTI NEGATIVI DI IERI SERA
“Non siamo riusciti a sfondare sulla parte sinistra dove c’era Borini. Vorrei sapere come stava Marusic. Peccato non fosse in grado di giocare, Basta non ha fatto le stesse cose”.
FELIPE ANDERSON E LUIS ALBERTO
“Felipe Anderson è questo. Vive di spunti. Quando gli riescono, li fa meglio di tutti. Quando non è in serata sbaglia più di quello che indovina. Felipe Anderson ha quelle caratteristiche. Non li fa 90 minuti fatti bene. Rischia troppo la giocata. Dovrebbe essere più sereno e provarla ogni tanto. Luis Alberto ha un’altra testa. È più consapevole ed intelligente. Le giocate di Felipe Anderson, in velocità, Luis Alberto non le ha. Però, quello che fa, lo fa bene. Fa tutto quello che può fare. Luis Alberto capisce il momento, Anderson no, purtroppo”.
SORPRESA LUIZ FELIPE
“Io ho toppato con Marusic. Non mi piaceva al momento dell’esordio. Ho indovinato però con questo brasiliano. Mi è sembrato giocatore di personalità da subito, nonostante la giovane età. Ha grosse qualità. Quando io dicevo che Caceres non ci serviva, intendevo questo. Caceres è un di più che va bene che ci sia. Il curriculum dell’uruguaiano è importante”.
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