Anche Dino Zoff ha voluto fare gli auguri alla Lazio per il suo 118esimo compleanno.
Queste le parole di Zoff a ‘Radio Incontro Olympia’: “La cosa importante è che la Lazio festeggi il compleanno nel migliore dei modi. Quest’anno la squadra si sta comportando alla grande. Per me è stata una parentesi importante per la mia vita nell’ambito dello sport: nei primi tempi il club veniva fuori da una situazione non bellissima, ma poi è stato un crescendo. Per risultati la parentesi di Cragnotti è inarrivabile ma non scinderei il campo dalla fede”.
DA ALLENATORE A PRESIDENTE
“Io sono sempre stato aziendalista e nel momento in cui la società ha voluto il cambio da allenatore a presidente ho detto di sì. Mi faceva anche piacere ovviamente, altrimenti non l’avrei fatto. Facevo il mio compito, quando c’era da andare a parlare in Uefa dicevo la mia perché il mio comportamento è sempre stato adeguato a chi credeva nei valori dello sport”.
LA LAZIO DI INZAGHI
“Nel periodo in cui ho allenato Inzaghi non si poteva parlare di futuro perché era giovanissimo. Però quello che sta facendo è degno di nota, non segue le mode ed è un allenatore con tutti i canoni giusti. La Lazio può battersela con chiunque e senza qualche disavventura arbitrale poteva essere anche più avanti. Se rimane umile come ora, ha grandi potenzialità”.
L’ITALIA
“Dopo Italia-Svezia non sono rimasto sorpreso, perché l’aria era quella. Ci è andata particolarmente male, però succede che quando le cose non vengono fatte in modo importante si diventi sfortunati. C’erano anomalie, riunioni senza l’allenatore, i segni premonitori c’erano tutti”.
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